La scelta del nuovo tecnico. Il ventaglio dei candidati per la panchina si allarga

D’Aversa, per la verità, avrebbe un altro anno di contratto a ingaggio ridotto. Ma intanto spuntano i nomi di Guido Pagliuca, Antonio Calabro e Fabio Caserta . .

di SIMONE CIONI
30 maggio 2025

di Simone Cioni

EMPOLI

All’indomani della sconfitta con l’Hellas Verona, costata il ritorno in B dopo quattro campionati consecutivi in A come mai successo prima, il presidente Fabrizio Corsi aveva individuato questa settimana come quella chiave per sapere chi guiderà la squadra nella prossima stagione cadetta. D’Aversa avrebbe per la verità un altro anno di contratto, a ingaggio ridotto come pattuito già al momento della firma qualora fosse appunto arrivata la retrocessione, ma la conferma del tecnico abruzzese è altamente improbabile. Anche solo per una questione di entusiasmo e di argomenti forti da riproporre all’inizio del ritiro. Non a caso lo stesso D’Aversa aveva sottolineato come personalmente avrebbe impiegato parecchio tempo a digerire questa retrocessione. E allora c’è grande attesa per le comunicazioni ufficiali da parte del club, ma intanto si iniziano a fare i primi nomi per il nuovo corso. Oltre a Possanzini, salvezza nell’ultima B col neopromosso Mantova mettendo in mostra un calcio sempre propositivo, e il più esperto Corini, un campionato di B vinto col Brescia e i play-off conquistati con le stesse ‘rondinelle’ e il Lecce, il ventaglio degli allenatori sotto osservazione si allarga a Guido Pagliuca, Antonio Calabro e Fabio Caserta. Il primo, 49enne toscano di Cecina, è il principale artefice dell’ultimo eccezionale biennio della Juve Stabia, portata dalla C alla B spingendosi fino alla semifinale play-off per la A persa con la Cremonese domenica scorsa. Stagioni in cui come modulo più utilizzato ha avuto il 3-4-1-2, la stessa difesa a tre vista a Empoli. Su di lui ci sarebbero però anche le attenzioni di Modena e soprattutto Monza. Calabro, più giovane di un anno e originario di Galatina (Le) in Puglia, è invece reduce da un altro ‘miracolo’, quello della Carrarese riportata in B dopo 76 anni e mantenuta al secondo livello del calcio italiano con il dodicesimo posto finale. Dall’Empoli fu già seguito nell’estate del 2017 quando anche in quella occasione il club azzurro si trovava a dover programmare una ripartenza dalla B. Alla fine Calabro andò al Carpi, mentre al Castellani arrivò Vivarini.

Anche lui, sotto osservazione pure dalla Sampdoria, è amante della difesa a tre. Infine veniamo a Caserta, ex centrocampista classe 1978 con 135 presenze in Serie A, che ha già lavorato con il diesse azzurro Roberto Gemmi a Cosenza nella stagione 2023-‘24 quando fu esonerato alla trentesima giornata. Quest’anno, invece, nonostante abbia perso i migliori elementi del passato campionato, ha saputo riportare il Catanzaro ai play-off per la A, uscendo in semifinale contro lo Spezia. Altro fedelissimo del 3-5-2, sembra però intenzionato a proseguire il proprio rapporto con la società calabrese.

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