Le parole dell’allenatore. "Se vogliamo salvarci dobbiamo fare meglio»

"Una squadra che si deve salvare come noi non si può permettere i primi trenta secondi". Con queste parole il...

di SIMONE CIONI
10 marzo 2025
La curva del Carlo Castellani gremita di ultras azzurri che sventolano bandiere dell'Empoli

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"Una squadra che si deve salvare come noi non si può permettere i primi trenta secondi". Con queste parole il tecnico azzurro Roberto D’Aversa esordisce nel post partita della sconfitta interna contro la Roma.

"Concedendo ai ragazzi tutte le attenuanti del caso, a partire dal fatto che venivamo da una settimana con tre partite dispendiose, non abbiamo dimostrato di essere una squadra che va in campo per salvarsi – insiste il tecnico azzurro –. E nel primo tempo siamo stati anche fortunati che il risultato sia rimasto sull’1-0".

"Nella ripresa, i cambi, poi, – continua D’Aversa – mi auguravo potessero dare una spinta, ma pur concedendo meno alla Roma abbiamo fatto poco in fase offensiva. Adesso, l’importante è recuperare energie nervose per una partita importante come quella di Torino". L’allenatore abruzzese continua poi con onestà e lucidità l’analisi del match che si è giocato al Castellani. "Nel finale c’è stata anche la circostanza di Kouame, ma è troppo poco per portare a casa un risultato positivo – aggiunge –. Il Risultato è giusto, la Roma ha dimostrato tutta la sua qualità facendo emergere le nostre difficoltà. Ma ripeto, non possiamo permetterci quei trenta secondi iniziale in nessun momento della partita, perché poi le partite si indirizzano su binari che poi è difficile far rientrare".

L’allenatore D’Aversa, poi, viene sollecitato a esprimersi sulle difficoltà che sono state palesate dagli attaccanti durante la gara contro la Roma e conclude così il suo intervento: "Addossare oggi (ieri per chi legge ndr) le colpe a un solo reparto non è giusto, abbiamo commesso tutti troppi errori tecnici, emblema è il gol concesso dopo 25 secondi. In Serie A quando commetti degli errori viene punito. Ma il primo responsabile dei primi trenta secondi sono io, probabilmente non ho fatto capire l’importanza di questa gara".

Si.Ci.

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