Le parole nel post partita. L’analisi di Andreazzoli: "Non siamo al meglio. E raccogliamo poco»

Aurelio Andreazzoli compie 70 anni e il suo Empoli esce sconfitto 2-1 dal primo scontro diretto della stagione contro il Frosinone. Nonostante la reazione finale, la squadra non è riuscita a cogliere il minimo rispetto a quello che ha fatto.

di Redazione Sport
7 novembre 2023

Compleanno amaro per Aurelio Andreazzoli, che proprio alla vigilia del match di Frosinone ha compiuto 70 anni. Il suo Empoli esce infatti sconfitto 2-1 dal primo scontro diretto in trasferta della stagione, anche se onestamente questo Frosinone ha dimostrato qualità e freschezza superiori. "Il primo tempo mi è piaciuto – esordisce – è stato molto combattuto e con ritmi altissimi, dove le due squadre se le sono suonate. Quello che ha stonato semmai è l’inizio del secondo tempo quando hanno tenuto la palla per dieci minuti, un quarto d’ora, senza che noi riuscissimo a tirar fuori nulla di buono. Ci hanno fatto abbassare per qualità, non per libera scelta".

"Di buono, però, c’è stata poi la volontà di recuperare tanto che nel finale abbiamo avuto anche l’occasione per riprendere il risultato – prosegue il tecnico –, oltre al gol di Ciccio e a quello che gli hanno annullato, abbiamo avuto un altro paio di situazioni importanti come quella di Kovalenko allo scadere. La reazione quindi c’è stata, la squadra ha cercato di non arrendersi anche se alla fine ha vinto quella che ha fatto di più. Archiviamo quindi la partita, ci lecchiamo le ferite e valuteremo dove si poteva fare meglio, vedendo poi di mettere a posto le cose". Per cercare di invertire l’inerzia Nonno Aurelio è passato al 4-2-3-1 con Cambiaghi e l’avanzamento di Fazzini sulla trequarti, che poi è diventato 4-3-1-2 nel finale con l’ingresso di Baldanzi nel suo ruolo di fantasista. "Volevamo cercare di riprendere un pochino in mano la situazione per alleggerire la pressione del Frosinone – spiega l’allenatore azzurro –. E pian piano abbiamo rimesso a posto le cose, bravi quelli che sono entrati. In questo momento però la condizione fisica dovuta a qualche problema che ci trasciniamo dietro, non ci rende liberi nelle scelte. Non riusciamo a cogliere il minimo rispetto a quello che facciamo – conclude – mentre in questo momento ne avremo bisogno".

Si.Ci.

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