L’Empoli sfida il Bologna. D’Aversa ha la chiave:: "Gioco e grande intensità. Teniamo alta la guardia»

L’allenatore presenta la partita del Dall’Ara: "Occhio alla loro aggressività"

di SIMONE CIONI -
31 agosto 2024
D’Aversa ha la chiave:: "Gioco e grande intensità. Teniamo alta la guardia"

Roberto D’Aversa, da quando è all’Empoli ha raccolto due vittorie (in Coppa Italia e contro la Roma domenica scorsa) e un pareggio contro il Monza

Umiltà è la parola d’ordine in casa Empoli in vista della seconda trasferta consecutiva, quella odierna al Dall’Ara di Bologna. Dopo l’impresa dell’Olimpico, infatti, Roberto D’Aversa è stato molto chiaro: "Siccome abbiamo vinto contro la Roma non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia, perché fino a ora i ragazzi hanno giocato da squadra andando alla ricerca della prestazione. Il Bologna ha un punto, ma giocherà la Champions e questo ne dimostra il valore. Pronti quindi a rispettare l’avversario, qualunque esso sia, ma continuando a entrare in campo con un atteggiamento propositivo e con intensità".

Al netto anche di un calendario decisamente duro in avvio, almeno sulla carta, è innegabile che gli azzurri siano andati forse oltre ogni più rosea aspettativa, dimostrando fin da queste prime tre gare già una struttura solida e una precisa identità di gioco. "L’obiettivo che ci siamo prefissati fin dal primo giorno di ritiro è stato quello di lavorare bene, lavorare forte e di cercare di fare il meglio possibile – spiega D’Aversa –. Quale sia questo meglio però non lo sappiamo, lo scopriremo solo a fine campionato, ma è vero che in queste due partite la squadra ha fatto bene, con alcune cose da migliorare chiaramente, ma questo non mi preoccupa perché mi dà materiale su cui lavorare durante la settimana".

D’Aversa torna poi a parlare del Bologna, sottolineando anche l’importanza delle palle inattive. "Non bisogna ragionare sul risultato di Napoli, perché per larghi tratti ha messo in difficoltà i partenopei e anche contro l’Udinese avrebbe meritato di più perché ha costruito sei o sette palle gol clamorose – ammette il tecnico –. Il loro allenatore gioca in maniera molto aggressiva in fase difensiva portando uomo su uomo, diversamente dalla Roma, ma al di là della tattica ciò che conta è l’interpretazione e il modo in cui si scende in campo. Credo che le situazioni da palla inattiva, ma non sono io a dirlo bensì i numeri, portano a rompere gli equilibri di una partita e a prescindere da quanto ci si lavora è importante che i ragazzi lo facciano in maniera convinta. E devo dire che sono rimasto stupito dalla velocità con cui questi ragazzi assorbono gli schemi perché non è semplice, si lavora su dei tempi di battuta, di inserimento, su tante situazioni, e da parte loro c’è sempre massima predisposizione".

Per quanto riguarda la formazione presenti gli ultimi arrivati Sazonov e Pellegri, mentre non ci saranno ancora De Sciglio e Anjorin. Quest’ultimo è tornato in Inghilterra per sistemare la documentazione necessaria in quanto extracomunitario. Per sostituire Walukiewicz, in difesa dovrebbe essere però ballottaggio tra Marianucci e Goglichidze con il primo leggermente favorito. In mezzo, invece, scontata la squalifica dovremo rivedere Grassi. Proprio alla luce di tutte queste difficoltà la pausa per le Nazionali arriva probabilmente al momento opportuno. "Ve lo dico dopo la partita – sorride D’Aversa –. Al di là delle battute, però sì, sarà utile per lavorare in maniera specifica a livello individuale con chi non andrà in Nazionale".

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