Liga, la ‘noche del juicio’: tutti i verdetti dell’ultima giornata

L’Osasuna conquista la Conference, il Valencia si salva all’ultimo respiro

di FILIPPO MONETTI -
5 giugno 2023
Samuel Lino duella con Youssouf Sabaly in Real Betis-Valencia

Samuel Lino duella con Youssouf Sabaly in Real Betis-Valencia

Siviglia 5 giugno 2023 – L’hanno soprannominata “la noche del juicio” in Spagna, “la notte del giudizio”. Nella serata di ieri si è giocata l’ultima stagionale di Liga spagnola ed è stata una serata di verdetti per Europa e salvezza. Il Barcellona era già certo del titolo, così come erano decise anche le posizioni delle prossime partecipanti alle due principali competizioni Uefa.

Dietro ai blaugrana, le due madrilene e i baschi della Real Sociedad hanno strappato il pass Champions League, insieme al Siviglia, che ha chiuso sì tredicesimo, ma ottenuto l’accesso vincendo l’Europa League sulla Roma. A ottenere invece il lasciapassare proprio per l’Europa League sono state Villareal e Real Betis, entrambe con la certezza aritmetica del piazzamento, già da due giornate. In fondo al gruppo invece l’Elche era condannato alla Segunda Division da mesi, mentre l’Espanyol aveva incassato la certezza aritmetica della retrocessione solo la scorsa giornata.

Per il campionato restavano dunque d’assegnare il posto per la prossima Conference League e l’ultimo spot libero per la retrocessione. Ma perché allora notte del giudizio? Perché a contendersi l’ultimo biglietto valido per l’Europa erano ben cinque squadre, mentre erano addirittura in sei, con molti scontri diretti ad andare a caccia della salvezza.

Benzema ferma la rincorsa del Bilbao, l’Osasuna torna in Europa 17 anni dopo

L’ultima giornata di campionato spagnolo era strutturata in due macro blocchi. Alle 18:30 si sarebbero giocate in contemporanea tutte le partite che comprendevano le formazioni in lotta per l’Europa. Alle 21 invece hanno giocato le squadre impegnate nella lotta per la salvezza. Il fato ha voluto che nessuna delle squadre in lotta per la Conference League si dovesse scontrare con qualcuna di quelle impegnate a non retrocedere, spezzando perfettamente in due la serata di calcio spagnolo.

A trionfare nella corsa europea è stato l’Osasuna, che ha rimontato ben 5 punti nelle ultime tre giornate all’Athletic Bilbao, che invece si è sciolto come neve al sole nel momento più caldo del campionato. Il club di Pamplona ha infatti vinto lo scontro con il Girona per 2-1, grazie alla doppietta di Budimir, che ha reso vano il gol di Reinier. Anche la formazione catalana era in corsa per la Conference, rendendo ancora più meritato il successo della squadra della Navarra.

I ragazzi baschi di mister Valverde hanno invece sprecato un calcio di rigore e un gol di vantaggio nel match di addio di Benzema al Bernabeu e al Real Madrid in generale. I “Zurigorriak” (biancorossi in basco ndr) dopo il penalty sbagliato da Vesga nel primo tempo, avevano ugualmente trovato il gol di vantaggio, grazie a Sancet, che aveva ribadito in rete la respinta di Courtois su una sua prima conclusione. Tra la Conference e il Bilbao si è però messo di mezzo Karim Benzema. “The Dream” ha infatti realizzato il gol del pareggio al 72’ dopo il contrasto aereo in area di rigore tra Berchiche e Militao.

Baschi costretti dunque ad un’altra stagione senza coppe europee, mentre si festeggia come durante la corsa dei tori per le strade di Pamplona. Il Club Atletico Osasuna torna in Europa 17 anni dopo l’ultima volta. Quest’occasione sarà nella Conference League, allora furono i preliminari di Champions League inzialmente, persi contro l’Amburgo per la regola dei gol in trasferta, poi la Coppa UEFA, dove gli iberici si dovettero arrendere in semifinale contro il Siviglia, poi vincitrice in una finale tutta spagnola contro l’Espanyol.

Il Valencia sopravvive al Betis, il Valladolid di Ronaldo in Segunda dopo il pareggio con il Getafe

Le partite però che hanno permesso ai media spagnoli di soprannominare con un nome così suggestivo quest’ultima giornata, era principalmente legato alle partite delle ore 21. Sei squadre in lotta per salvarsi: il blasonato Valencia di Cavani in campo e della leggenda del club Baraja in panchina, il Celta Vigo di Iago Aspas e Seferovic, il neopromosso Almeria, il Cadice, il Getafe e il Valladolid di proprietà di Ronaldo il fenomeno.

Alla fine ad avere la peggio in questa lotta all’ultimo gol è stato proprio il club del brasiliano, che non è andato oltre il pareggio nello scontro diretto con il Getafe, fermando il proprio bottino stagionale a quota 40, non abbastanza però per centrare l’obiettivo salvezza. Il match giocato al José Zorrilla di Valladolid è stata una partita molto bloccata, con gli ospiti asserragliati per conservare il pareggio che sarebbe valso la salvezza. I padroni di casa hanno attaccato, senza però mai ingranare fino in fondo, complice il fatto che un ko avrebbe significato retrocessione aritmetica, mentre un pareggio, con i giusti risultati dagli altri campi, avrebbe ancora tenuto aperta la partita.

Il campo più ascoltato allo Zorrilla era senza dubbio quello di Barcellona, sponda Espanyol, dove i Periquitos, già retrocessi, ospitavano l’Almeria. Al contrario del match di Valladolid, quello giocato in Catalogna è stato un incontro senza esclusione di colpi, con i padroni di casa che hanno tentato fino alla fine di vincere l’ultima in Primera Division, mentre gli ospiti hanno resistito e ribattuto colpo su colpo per conservare la massima serie. Ne è uscito un pirotecnico 3-3, in rete per i biancoblu Puado, Pierre-Gabriel e Koleosho, a cui hanno risposto Touré e la doppietta di Embarba.

Anche il Valencia è riuscito a strappare un pareggio in rimonta come l’Almeria e a guadagnarsi la permanenza in Liga. La squadra di Baraja ha vissuto una stagione che definire tumultuosa è riduttivo dei problemi che il tecnico, ex bandiera del club, ha dovuto affrontare. Dopo tre campionati mediocri in cui la formazione della Comunità Valenzana non è riuscita a centrare la qualificazione europea, si era puntato a inizio anno su Gattuso per centrare l’obiettivo continentale. Il matrimonio con il campione del Mondo azzurro però non è decollato ed è terminato anzitempo a fine gennaio. Due settimane di gestione ad interim di Voro, prima del passaggio di consegne nelle mani dello stesso Baraja, che ha raccolto la squadra in penultima posizione l’ha portata ad un’insperata salvezza. Il match del Benito Villamarin contro il Betis è stata una girandola di emozioni: al vantaggio sivigliano di Ayoze Perez, dopo appena 1’, ha risposto il canterano valenzano Diego Lopez, già autore del gol vittoria contro il Real Madrid al Mestalla. Nel mezzo la cerimonia di addio al calcio di un’icona del Real Betis, e del calcio spagnolo più in generale. Joaquin Sanchez si ritira dopo 622 presenze in Liga, tra Betis, Valencia e Malaga, oltre a un’esperienza biennale in Italia con la maglia della Fiorentina.

È stato pareggio anche a Elche, dove i padroni di casa, retrocessi da ormai diverse settimane, hanno strappato un ultimo punto al Cadice. Gli ospiti andalusi avevano il vantaggio degli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti con praticamente tutte le squadre della lotta salvezza. Questo ha permesso loro di gestire il risultato, dopo il vantaggio realizzato da Escalante. La reazione d’orgoglio della squadra valenziana ha permesso loro di regalare un ultimo sorriso ai propri tifosi prima di ricominciare dalla Segunda la prossima stagione. Il gol di Boye ha infatti regalato il pareggio finale all’Elche, facendo esplodere di gioia lo stadio Manuel Martinez Valero.

L’unico tra i match della sera che non è finito in pareggio, è stato, con la sorpresa di molti, quello tra Celta Vigo e Barcellona. I galiziani hanno infatti battuto con merito i campioni di Spagna di Xavi, con un 2-1, compiuto dalla doppietta di Veiga, resa meno amara per i blaugrana dal gol di Ansu Fati. Un successo che issa meritatamente los Celtarras al di sopra del gruppo che in questa notte del giudizio ha lottato, sofferto e pianto per restare in Liga almeno un’altra stagione.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su