Real Oviedo di nuovo in Liga 24 anni dopo, battuto il Mirandes ai playoff

Santi Cazorla riporta il suo club di gioventù in massima serie, ribaltando il ko nella gara di andata

di FILIPPO MONETTI
23 giugno 2025
Santi Cazorla durante la festa promozione del Real Oviedo

Santi Cazorla durante la festa promozione del Real Oviedo

Oviedo 23 giugno 2025 - È servito il calore del proprio pubblico, il talento il campo di un meraviglioso quarantenne, tornato a casa per realizzare un sogno, sono serviti anche i tempi supplementari, ma alla fine il sogno di gloria del Real Oviedo si è realizzato. Dopo una lunghissima stagione di La Liga 2: 42 partite di stagione e altre 4 di playoff, si conosce l'ultima promossa dalla seconda serie spagnola, al massimo campionato. Gli azzurri delle Asturie si uniscono a Levante ed Elche e 24 anni dopo l'ultima volta riassaporano il livello più alto di calcio nazionale. Si arrende invece all'ultimo la squadra sorpresa della stagione di questa serie B spagnolo, il Mirandes, guidato in panchina dall'italiano Alessio Liscio

Nella gara di andata la squadra rossonera si era imposta per 1-0 sfruttando il fattore campo. Una rete di margine e la tranquillità di poter gestire almeno nei primi minuti la sfida. Questa serenità si è rivista anche in campo e la squadra di Liscio ha l'approccio perfetto alla gara. Gli ospiti infatti trovano il vantaggio al quarto d'ora di gioco, firmato da Joaquin Panichelli servito in area da un bel cross dalla sinistra, per un preciso e potente colpo di testa diagonale sul palo lontano. Mirandes fortunato anche nell'occasione, perché per una questione di millimetri Alberto Reina non va a toccare la sfera rubando il gol al compagno. Un suo tocco infatti avrebbe invalidato la rete, vista la sua partenza in fuorigioco al momento dell'incornata del compagno di squadra. 

Due reti di scarto sono una montagna difficilissima da scalare, ma il Real Oviedo, oltre alla bellissima cornice dello stadio Carlos Tartiere e alla spinta dei suoi tifosi mai silenti sugli spalti, può vantare tutto il sangue freddo e la leadership di un giocatore meraviglioso come Santi Cazorla. Lo spunto del due volte vincitore dell'Europeo non è più lo stesso di quando vestiva le casacche di Villlareal o Arsenal, ma il suo talento e la sua classe non si sono perse nel tempo. Nel momento del bisogno è lui a rispondere presente per quello che è stato il suo club a livello giovanile. Al 38' infatti si presenta l'occasione per rimettere tutto in discussione. Costas colpisce bene di testa in area di rigore e il suo tiro viene parato da un difensore con il braccio largo. Il direttore di gara vede tutto e comanda un penalty per i padroni di casa. Dal dischetto non può non andare Santi Cazorla, il quale senza troppi fronzoli lascia partire un destro centrale rasoterra per beffare Fernandez e rimettersi a -1 nel doppio confronto. 

Il primo tempo termina con due parate preziosissime per il Real Oviedo firmate da Escandell. Prima si allunga sulla sua destra sulla punizione ben calciata dagli avversari, poi si distende in una delle ultimissime ripartenze degli ospiti del primo tempo, allontanando il tentativo molto angolato dell'attaccante avversario. Il risultato di parità all'intervallo tiene viva e ben accesa la fiamma della speranza promozione degli asturiani. Il secondo tempo si apre sotto il segno proprio degli Oviedistas e al 52' ecco la rete che rimette in equilibrio il doppio confronto. Il primo tiro respinto dalla difesa del Mirandes diventa una grande apertura sul lato corto di sinistra dell'area di rigore ospite. Pallone in area per Ilyas Chaira, il quale si coordina e con un tiro potente e rasoterra supera il portiere avversario per mettere sul 2-1 l'incontro.

Lo stadio è una bolgia e le due squadre sentono molto il momento. Le azioni da gol proseguono da una parte e dall'altra, mentre i giocatori sul terreno di gioco cominciano a sentire un pizzico di nervosismo. Il risultato però non si muove dal 2-1 acquisito e a differenza della nostra Serie B, in questi playoff, in caso di parità sul confronto, si passa ai tempi supplementari. Nel primo over-time è la squadra di casa ancora a spingere e al 102' arriva il gioiello firmato da Francisco Portillo. Sul pallone giocato in area di rigore: stop di petto e girata sotto l'incrocio dei pali per regalare al Real Oviedo il ritorno in massima serie dopo 24 anni. Nel finale un pizzico di nervosismo, culminato con un espulso per parte, non cambia la sostanza del match. 

Santi Cazorla missione compiuta: ora ritiro o ultimo giro in Liga?

Lo sport è fatto di storie e una delle più belle di questa stagione di La Liga 2 è stata senza dubbio quella di Santi Cazorla. Il giocatore è stato uno dei grandi protagonisti della Nazionale spagnola tra il 2008 e il 2012, l'anno dei tre trofei internazionali consecutivi delle Furie Rosse. Di questi lui ha preso parte ai due Europei, mentre per un'ernia ha dovuto rinunciare al Mondiale di Sudafrica 2010. Talento meraviglioso, una tecnica sopraffina combinata con rapidità di esecuzione e velocità in campo. Un folletto alto meno di un metro e sessanta che rappresenta tutto quello capace di appassionare i tifosi. 

Un centrocampista eclettico il cui gioco è caratterizzato da quei meravigliosi lampi di genio, sottoforma di dribbling ubriacanti, assist visionari e gol spettacolari. Cresciuto proprio nel Real Oviedo, il club principale delle Asturie, che però lascia molto presto, perché un club ambizioso di dimensione europea come il Villareal, credeva nelle sue qualità. Nella comunità Valenziana diventa leader tecnico e carismatico della squadra: conquista la Nazionale e dopo otto stagioni, saluta prima per un passaggio al Malaga, poi per andare in Inghilterra all'Arsenal. Lì avviene la consacrazione definitiva del giocatore spagnolo: 180 per lui le presenze con i Gunners prima del ritorno al Villareal. Sembra l'ultima parentesi della sua carriera, con il passaggio in Qatar all'Al-Sadd per incassare l'ultimo grande contratto della carriera. 

Le stelle del destino però hanno disegnato almeno un'ultima grande impresa per il suo talento. Lo scorso anno Cazorla decide di tornare a casa e riabbraccia il Real Oviedo in Segunda Division. L'obiettivo è chiaro: riportare in prima divisione la squadra asturiana. Il primo anno l'obiettivo è fallito ai playoff, dove l'Espanyol supera gli asturiani, ribaltando a Barcellona il ko casalingo. Quest'anno sembravano esserci tutti i presupposti per una promozione diretta, ma il destino ha deciso altrimenti. Allora altra corsa ai playoff, questa volta conclusa con successo, dopo aver eliminato Almeria e Mirandes. Missione compiuta per Santi Cazorla, a cui ora, all'età di 40 anni (41 a dicembre), resta però da decidere se sia giunto o meno il momento di appendere gli scarpini al chiodo. Se questo è stato l'ultimo capitolo della carriera dello spagnolo è stato un finale epico per una carriera magica. Conoscendo però il giocatore, non è da escludere un ultimo viaggio in Liga, sei anni dopo la sua ultima apparizione, un vero e proprio tour di addio, prima di un passaggio a chissà dove.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su