Europei Under 21, Spagna-Italia 1-1. Azzurrini ai quarti da secondi del girone

Succede tutto nel secondo tempo: Pisilli replica a Rodriguez, ma non arriva la zampata che varrebbe il sorpasso agli iberici in testa al Gruppo A

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
17 giugno 2025
Nicolò Pisilli in azione contro la Spagna (Ansa)

Nicolò Pisilli in azione contro la Spagna (Ansa)

Trnava (Slovacchia), 17 giugno 2025 – La City Arena Trnava è teatro di Spagna-Italia, match che chiude l'avventura delle due formazioni nel Gruppo A degli Europei Under-21, nonché il primo banco di prova serio per entrambe le contendenti. Partono meglio gli iberici, ma senza trovare tiri in porta prima che gli azzurrini crescano nel corso del primo tempo, chiuso però a reti bianche. La prima conclusione nello specchio di marca spagnola è quella buona: al 53' Rodriguez porta avanti i suoi, per un vantaggio impattato però dopo appena 6' dal gran incrocio di destro di Pisilli. Sulle ali dell'entusiasmo, la Nazionale di Nunziata, schierata oggi con un ampio turnover grazie al pass per i quarti già in tasca, apre il forcing finale a caccia della rimonta che varrebbe il primo posto del girone. Niente da fare, nonostante qualche buona chance confezionata ancora da Pisilli (botta da fuori di un soffio sul fondo) e da Casadei (sponda di testa da ottima posizione anziché tentativo verso la porta). Per gli azzurrini matura il secondo posto: con qualche rammarico in attesa di scoprire, domani, il nome dell'avversaria per i quarti di finale.

Le formazioni ufficiali

  Nunziata sceglie un 4-3-2-1 che tra i pali vede Zacchi, con Kayode, Ghilardi, Coppola e Turicchia in difesa: a centrocampo ci sono Doumbia, Guarino e Bianco, mentre a supporto dell'unica punta Ambrosino agiscono Pisilli e Fazzini. Denia replica con un 4-2-3-1 aperto da Cunat, protetto da Pubill, Rafa Marin, Herzog e Garcia, a loro volta schermati da Jauregizar e Pablo Marin: davanti c'è Fernandez Jaen, innescato da Moro, Moleiro e Rodriguez.  

Primo tempo

  L'Italia prova a tenere il pallino del gioco, ma al 4' Moro, contenuto da Guarino, dal fondo mette in mezzo un cross che non sorprende Zacchi. Tocca poi a Pablo Marin scoccare un traversone: Bianco allontana la minaccia. Al 12' Moro entra in area ed esplode il mancino, deviato in maniera provvidenziale da Coppola. Gli azzurrini provano ad appoggiarsi ad Ambrosino, ma le iniziative si spengono tutte in un nulla di fatto. Al 22' è invece buona l'idea di Turicchia, che serve Fazzini, il cui destro chiama Cunat alla respinta con i pugni. Sull'altro fronte l'Italia perde una brutta palla a centrocampo: Moleiro prova a fare tutto da solo, penetrando in area, prima di trovare il muro di Ghilardi e, sul rinvio di quest'ultimo, calciare poi alle stelle. Al 30' ancora Moleiro, su suggerimento di Moro, entra in area e tira alto, ma tutto era stato vanificato dalla segnalazione di fuorigioco. Al 33' Fazzini batte un corner guadagnato da un'iniziativa di Pisilli: svetta Ghilardi ma senza precisione. Gli azzurrini insistono con Kayode, che al 36' da posizione defilata impegna Cunat: la palla diventa buona per Pisilli, che apre troppo il destro e sciupa una grande chance a porta quasi sguarnita. Poco dopo ci prova Ambrosino, che fa tutto bene prima di scivolare in area sul più bello. Dopo una fase complicata, la Spagna prova a mettere la testa fuori dal guscio con una botta di Moleiro respinta dal muro azzurro, emulato poco dopo da Fazzini dall'altro lato con il medesimo esito prima che l'arbitro Walsh fischi due volte.

Secondo tempo

  Il protagonista dell'alba della ripresa è Moro, che prima prova a innescare Fernandez e Rodriguez e poi riesce nel suo intento: è il 53' e il numero 11, servito da Moleiro, che lascia sul posto Doumbia, e bravo a sfruttare la posizione imperfetta di Turicchia, mette in mezzo proprio per Rodriguez che, saltato Kayode, non fallisce il rigore in movimento che porta avanti i suoi. La prima reazione dell'Italia è nel segno del nervosismo, ma la seconda è quella buona, perché al 59' Pisilli pareggia ci conti con un gran incrocio di destro, dopo aver mandato al bar Herzog, su lancio dalle retrovie di Ghilardi. Colpita nel suo momento migliore, la Spagna apre la girandola dei cambi inserendo Lopez per Rodriguez e Javi Guerra per Pablo Marin. Al 70' proprio il volto nuovo Lopez si fa subito vedere con una bella penetrazione in area che si chiude con un destro che viene contrato dal solito Ghilardi. L'Italia in questa fase gioca di rimessa e al 72' Ambrosino prova a ricamare per Pisilli, che stavolta non riesce a rendersi pericoloso. Anche Nunziata cambia qualcosa per andare a caccia della rimonta piena: entrano Gnonto e Casadei per Ambrosino e Fazzini, mentre Denia replica gettando nella mischia Juanlu per Pubill e Torre per Moleiro. Al 78' Zacchi non trattiene la palla sulla botta di Fernandez, che poi si tocca in area con Bianco: per Walsh il fallo è dello spagnolo, rimasto a terra così come l'azzurrino. All'82' una rimessa laterale viene spizzato dall'altro lato per Turicchia, che con una conclusione al volo angolata ma debole impegna Cunat: sulla palla si avventa Gnonto, ma in posizione di fuorigioco. Propria Turicchia lascia il posto a Ruggeri, mentre Pirola rileva Guarino. All'Italia, in ottica caccia al primo posto, il pareggio serve a poco, e così parte il forcing finale anche grazie a una punizione che Casadei (ostacolato da Gnonto) prova a spizzare di testa anziché incornare nel sacco. Dopo poco Pisilli (che poi lascia il campo a Prati) va a caccia della doppietta con un bolide da fuori che sibila alla destra della porta difesa da Cunat. I minuti di recupero sono 3, aperti dall'ingresso di Tarrega per Moro. In realtà, non succede più nulla: è 1-1 e così il primo posto del Gruppo A va alla Spagna, con l'Italia costretta ad accontentarsi del secondo posto. Entrambe conosceranno solo domani i propri avversari ai quarti di finale.

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