Europei, l’Olanda vola in semifinale: Gakpo e De Vrij ribaltano la Turchia
A Berlino finisce 2-1 per gli Orange. Akaydin apre le marcature per la squadra di Montella, ma nella ripresa c’è la rimonta olandese. Ora la sfida contro l’Inghilterra
Berlino, 6 luglio 2024 – La Turchia spreca il vantaggio e l'Olanda torna in semifinale 20 anni dopo l'ultima volta. All'Olympiastadion di Berlino gli Orange vincono in rimonta per 2-1 contro la squadra di Montella e si aggiudicano un posto tra le migliori quattro della competizione. Al vantaggio di Akaydin di testa, risponde un'altra incornata di un difensore: quella di De Vrij. A decidere l'incontro ci pensa il talento di Gakpo, l'uomo giusto al posto giusto sul cross di Dumfries. In semifinale ad attendere i Paesi Bassi ci sarà l'Inghilterra, mentre con l'eliminazione di Montella, sono ufficialmente tutti eliminati gli allenatori italiani da Euro 2024.
Primo tempo
Bregwijn vince il ballottaggio con Malen e allora Koeman conferma in toto l'undici vincente nel turno precedente contro la Romania. Davanti a Verbruggen la linea a quattro è composta da Dumfries, De Vrij, Van Dijk e Aké. In mediana Schouten e Reijnders dettano i ritmi di gioco, mentre Xavi Simons agisce nella zona centrale della trequarti con Gakpo a sinistra e proprio Bergwijn sull'altro lato. In avanti la punta è Memphis Depay. Montella perde Kokçu e Demiral per squalifica, ma recupera Çalhanoglu, schierato nella trequarti, alle spalle di Yilmaz, con Arda Guler e Yildiz a completare la linea a tre. Ozcan e Ayhan sono i due mediani, mentre la linea in difesa davanti a Gunok è composta da Akaydin e Bardakci al centro, con Muldur e Kadioglu sulle fasce.
Parte forte l'Olanda, già pericolosa quando il cronometro di gara non ha ancora toccato il minuto di gioco. Depay infatti attacca bene la profondità e dal centro-sinistra rientra col suo destro e calcia in porta. Il pallone però rimbalza davanti all'attaccante dell'Atletico Madrid appena prima del tiro e questo fa impennare la sfera una volta impattata dal piede dell'attaccante. Il primo affondo orange però non spaventa i ragazzi di Montella. La Turchia non ha paura di giocare il pallone e quando trova spazio per lanciare i propri esterni sa far male. Se a questo si aggiunge una formazione compatta e molto abile nella riaggressione in pressing degli avversari, ecco come si crea la situazione di stasi della prima parte di incontro.
La sfida ha un andamento ondivago e a momenti di possesso sterile da una o dall'altra parte di campo, si alternano accelerazioni che cambiano rapidamente il fronte di gioco. In questo copione di incontro sembra calarsi meglio la formazione turca rispetto a quella olandese. La Turchia infatti cresce con il passare dei minuti e trova sempre più modi per fare male alla retroguardia avversaria. Per vedere la prima grande occasione da gol per i biancorossi arriva alla mezz'ora di gioco: su calcio di punizione centrale dai 40 metri Çalhanoglu scodella bene in area dove pesca Bardakci, ma il tentativo del centrale turco è alto sopra la traversa. Qualche istante dopo arriva anche il primo cartellino giallo del match: ammonito Xavi Simons, reo di aver interrotto la ripartenza di Yilmaz con un pestone.
La formazione di Montella sembra però essersi sbloccata dopo il tentativo del proprio centrale. In cinque minuti infatti i biancorossi combinano per tre occasioni in cinque minuti. Prima è Arda Guler a cercare con il mancino a giro la porta, ma il suo tentativo è impreciso. Dopo di lui è la volta di Yildiz che imita il compagno in un'azione fotocopia dall'altro lato di campo, ma fallisce di centrare la porta. Alla fine ci pensa un protagonista inatteso: Samet Akaydin, a trovare l'occasione giusta per sbloccare il risultato. Su calcio d'angolo dalla sinistra, il pallone viene respinto sul lato opposto: Guler raccoglie e scodella nuovamente sul palo lontano dove arriva il centrale di proprietà del Fenerbahçe, che di testa supera Verbruggen e realizza l'1-0 della Turchia a Berlino quando si è al 35' minuto di gioco.
Ci si aspetterebbe la reazione dell'Olanda sul finire di prima frazione, ma la realtà è che i ragazzi di Montella gestiscono bene gli spazi in campo e limitano bene le scorribande di Gakpo e compagni, mentre gli Orange non riescono a trovare una soluzione al rebus presentato dalla retroguardia turca. Si arriva così al 45' quando dopo due minuti di recupero, il direttore di gara Clement Turpin manda le squadre al riposo sul risultato di 1-0 per i turchi sui Paesi Bassi.
Secondo tempo
Un solo cambio all'intervallo con Koeman a caccia di un gol per rimettere in equilibrio il match e allora si affida al proprio totem Weghorst al posto di un inconcludente Bergwijn. La sostituzione sortisce gli effetti sperati, perché l'Olanda è fin dalle primissime battute pericolosa. Al 51' infatti proprio il centravanti neo-entrato si rivela subito utile: sponda di testa dopo lo spiovente in area a cercare l'inserimento di Depay, ma con Gunok battuto l'olandese manca l'appuntamento con il pallone che sarebbe valso il pareggio. La Turchia non ci sta però a farsi schiacciare e prima conquista un cartellino giallo per il fallo di Aké su Arda Guler, poi con lo stesso fantasista del Real Madrid sfiora il raddoppio. Il numero 8 della Nazionale di Montella infatti si incarica di una punizione dai 25 metri e colpisce con violenza e rasoterra, ma per una questione di centimetri non trova la porta: solo la base del palo infatti gli nega la rete.
Dopo la prima ondata offensiva dell'Olanda, la Turchia sembra riuscire a riprendere metri e il predominio del campo. Al 64' viene ammonito Van Dijk e subito dopo la Turchia si rende nuovamente pericolosa, con il destro di Yildiz, respinto in qualche modo da Verburggen, quasi in un bagher pallavolistico. La rimonta olandese però è dietro l'angolo e al 70' arriva il pallone vincente per la rete del pareggio. Sul calcio d'angolo guadagnato da Weghorst, dopo il suo colpo di testa respinto da Gunok, il cross di Depay pesca benissimo De Vrij e il centrale dell'Inter brucia il portiere avversario con un super colpo di testa a gonfiare la rete. È 1-1 all'Olympiastadion di Berlino.
Koeman fiuta il momento buono e insiste mandando in campo anche Van de Ven e Veerman per degli stanchi Aké e Reijnders. La scelta del tecnico olandese è azzeccata, perché al 77' arriva il sorpasso dei Paesi Bassi. La Turchia perde un brutto pallone in uscita, innescando la ripartenza avversaria: Dumfries ha spazio e mette in area un pallone rasoterra perfetto su cui sbuca Gakpo e con un tocco morbido spinge in porta il pallone per il 2-1 dell'Olanda. Ribaltato l'incontro a Berlino, Montella opera i primi cambi del match, forse in maniera tardiva. Nel giro di cinque minuti quattro sostituzioni: entrano prima Akturkoglu e Yokusulu per Yildiz e Ozcan, dopo è la volta di Çelik e Tosun per Muldur e Akaydin, quest'ultimo infortunatosi in un contrasto duro in mediana, per una formazione super offensiva.
Il finale è un vero e proprio thriller con una sequenza incredibile di occasioni per la Turchia. All'85' Verbruggen devia un cross rasoterra quanto basta per toglierlo dalla disponibilità di Tosun, ma sul palo lontano arriva Çelik, il cui destro però è respinto da un super Van de Ven. Per il finale l'Olanda si affida a Zirkzee e Frimpong per Depay e Simons, mentre Montella si gioca la carta Kilicsoy per Ayhan, ma a prendersi la scena è Verbruggen. Il portiere olandese vede la parata di Gunok su Gakpo a 1' dalla fine e risponde a distanza con una parata sublime sul tentativo da distanza ravvicinata proprio da parte del neoentrato Kilicsoy. Tanto pathos e tanto nervosismo nel finale, ammonito Tosun in campo ed espulso un componente della panchina di Montella, ma alla fine il muro arancione regge fino al triplice fischio di Turpin. In semifinale ci va l'Olanda, 20 anni dopo l'ultima volta, vittoria per 2-1 in rimonta sulla Turchia di Montella, invece eliminata dalla competizione.
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