Massimo sforzo per la sicurezza. Monaco pronta al grande evento. Cornamuse e birra, la festa del tifo
Monaco di Baviera accoglie i tifosi in attesa della prima gara dell'Europeo. Scozzesi animano la città, mentre la Germania si prepara a garantire la sicurezza. Olympiapark diventa centro di aggregazione con maxischermo e fanzone. Euro 2024 porta opportunità di consumo e socialità.

Monaco pronta al grande evento. Cornamuse e birra, la festa del tifo
Temperatura gradevole, cielo indecifrabile, città apparentemente in perfette condizioni e già colonizzata dai tifosi: Monaco di Baviera accoglie così il pubblico alla vigilia della prima gara dell’Europeo, quella tra i padroni di casa della Germania e la Scozia in programma questa sera, mentre il centro cittadino si riempie via via di persone che arrivano di continuo da stazione e aeroporto. Si giocherà all’Allianz Stadium che in realtà, quando i nomi frutto dei naming rights non si possono utilizzare, è Football Munich Arena, e stasera lo stadio sarà tutto esaurito, ma già alla vigilia le strade e le piazze centrali di Monaco sono in piena atmosfera Euro 2024, con i sostenitori scozzesi padroni della città, arrivati in forze e in anticipo, diverse migliaia e ben riconoscibili per l’idioma, l’entusiasmo, il chiasso e perché, in ogni gruppetto o gruppone, almeno un quarto dei presenti veste il kilt, un po’ perché indumento chiaramente identitario, un po’ perché, evidentemente, quando si viaggia per l’Europa a seguito delle nazionali, è necessario assomigliare allo stereotipo. E, così, in Marienplatz, la presenza degli scozzesi diventa una manna per gli altri turisti, coloro che sono a Monaco nonostante il calcio, per i quali quegli omoni in kilt rappresentano una grande opportunità per foto e selfie e, si sa, nell’era di Instagram tanto basta per dare un senso alla giornata. E, visto che si parla di stereotipi, ecco i suonatori di cornamusa sulla Neuhauserstrasse e appunto in Marienplatz, quasi fossero le Highlands. La polizia c’è, è discreta ma si nota la sua presenza, perché la Germania teme attacchi. Nancy Faeser, ministra dell’Interno, ha affermato alcuni giorni fa, dopo un accoltellamento a un comizio politico a Mannheim, che la Germania si sta preparando a "tutti i pericoli immaginabili", e non sta lasciando nulla al caso. È tuttavia l’Olympipark, la gigantesca area verde costruita per i Giochi del 1972 tra il villaggio olimpico e l’Olympiastadion (che non è quello in cui si giocheranno le gare in città), l’altro grande centro di gravità per i tifosi che, al turismo vero e proprio, preferiscono gli eventi, la musica e tutto quel contesto di aggregazione che è tipico di certe manifestazioni. Sul lago olimpico è stato installato un maxischermo che proietta calcio – e le pubblicità dei brand partner di Euro 2024, inevitabilmente – a ciclo continuo e decibel significativi e da stasera trasmetterà in diretta tutte le partite del torneo. L’accesso al prato e ai gradoni erbosi dell’anfiteatro, che permettono una visione anche comoda, è gratuito, anche perché il denaro arriva da cibo e bevande: nelle fanzone una pinta costa 5 euro, e questa annotazione non è solamente una curiosità, perché Euro 2024 rappresenta un’occasione per i produttori (non solo per il licenziatario ufficiale Uefa per la manifestazione, Bitburger), per aumentare un consumo interno che, secondo i dati governativi, nel 2023 è calato del 4,8%. Nel 2006, nei giorni immediatamente precedenti il Mondiale e durante la rassegna, crebbe del 5%. A giudicare dalle performance dei tifosi scozzesi, ieri, la strada sembra quella giusta: del resto, come recitava il testo su una bandiera scozzese a Marienplatz, "no Scotland, no party".
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