La FIFPro e le European League presentano un reclamo contro la Fifa

Secondo il sindacato dei calciatori e le Leghe Europee "si gioca troppo" e la Fifa è accusata di "abuso di posizione dominante", si andrà in Commissione Europea.

di KEVIN BERTONI
23 luglio 2024

Gianni Infantino, presidente FIFA

Milano, 23 luglio 2024 - All'interno di un calendario già saturo di eventi, la nuova formula del Mondiale per Club, che prenderà il via questa estate, non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Nonostante le numerose critiche piovute addosso al presidente della Fifa Gianni Infantino, il numero uno del calcio ha deciso di andare avanti per la sua strada. 

Un percorso che però non sta bene al sindacato internazionale dei calciatori, la FIFPro, e all'unione delle Leghe Europee (o European Leagues). A giugno i due organismi avevano minacciato azioni legali nei confronti della Fifa, ma visto che nulla è cambiato le promesse sono diventate realtà. Si gioca troppo e ne va della salute dei calciatori, all'interno di un calendario già pieno di eventi aggiungere una competizione come il Mondiale per Club è inutile e pericoloso, con queste parole si può ridurre il lungo comunicato che FIFPro e European Leagues hanno pubblicato in maniera congiunta. Il testo è stato presentato anche alla Commissione Europea come reclamo formale nei confronti della Fifa. Il reclamo sarà portato avanti dagli organismi di categoria in parallelo con altre azioni legali, che potranno essere avviate anche dalle singole leghe e sindacati nazionali. Per quanto riguarda l'Italia, già in passato Assocalciatori, nella figura del presidente Umberto Calcagno, aveva commentato che il nuovo Mondiale per Club "avrà più danni che benefici".

European Leagues e FIFPro Europe hanno informato la Commissione Europea e a stretto giro lavoreranno assieme a tutte le altre istituzioni e gli stakeholders del calcio per portare avanti l'indagine e, quindi, la loro battaglia che è appena cominciata.

Di seguito il comunicato congiunto di FIFPro e European Leagues:

“A seguito delle decisioni dei rispettivi organi esecutivi, European Leagues e FiFpro Europe presenteranno congiuntamente un reclamo formale alla Commissione Europea per motivi di diritto della concorrenza contro la Fifa in merito al calendario delle partite internazionali“.

“Per diversi anni, le leghe e le unioni dei giocatori hanno ripetutamente sollecitato la Fifa a sviluppare un processo chiaro, trasparente ed equo riguardo al calendario delle partite internazionali. L’ultima richiesta formale è stata inviata prima del Congresso e del Consiglio della Fifa nel maggio 2024. Purtroppo, la Fifa ha costantemente rifiutato di includere le leghe nazionali e le unioni dei giocatori nel suo processo decisionale. Il calendario delle partite internazionali è ormai oltre la saturazione ed è diventato insostenibile per i campionati nazionali e un rischio per la salute dei giocatori“, prosegue la nota.

“Le decisioni della Fifa negli ultimi anni hanno ripetutamente favorito le proprie competizioni e i propri interessi commerciali, trascurato le sue responsabilità come organo di governo e danneggiato gli interessi economici delle leghe nazionali e il benessere dei giocatori. Le leghe nazionali e i sindacati dei giocatori, che rappresentano gli interessi di tutti i club e di tutti i giocatori a livello nazionale e regolano i rapporti di lavoro attraverso soluzioni concordate collettivamente, non possono accettare che le normative globali siano decise unilateralmente. L’azione legale è ora l’unico passo responsabile da parte delle leghe europee e dei sindacati dei giocatori per proteggere il calcio, il suo ecosistema e la sua forza lavoro dalle decisioni unilaterali della Fifa“, aggiungono European Leagues e FiFpro nel comunicato.

“La denuncia spiegherà che la condotta della Fifa viola il diritto comunitario della concorrenza e costituisce in particolare un abuso di posizione dominante: la Fifa svolge un duplice ruolo sia come regolatore globale del calcio che come organizzatore della competizione. Ciò crea un conflitto di interessi che, in linea con la recente giurisprudenza dei tribunali dell’Ue, impone alla Fifa di esercitare le proprie funzioni di regolamentazione in modo trasparente, obiettivo, non discriminatorio e proporzionato. La condotta della Fifa rispetto al calendario delle partite internazionali è ben al di sotto di questi requisiti. Questo reclamo, che sarà presentato formalmente dalle leghe europee, LaLiga e FiFpro Europe, verrà eseguito parallelamente ad azioni separate avviate dalle singole leghe e dalle unioni dei giocatori a livello nazionale. A giugno i sindacati dei giocatori inglesi, francesi e italiani hanno presentato ricorso al tribunale commerciale di Bruxelles. Le leghe europee e FIFPRO Europe hanno già informato la Commissione europea della loro decisione e non vedono l’ora di lavorare a stretto contatto con la Commissione, le istituzioni pubbliche competenti e le parti interessate del calcio durante tutto il processo di indagine“, conclude la nota.

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