Figc, Gravina rieletto quasi all’unanimità
Terzo mandato alla guida della Federcalcio, il candidato unico ha incassato il 98,68% dei 481mila voti degli elettori. Nel consiglio Marotta, Calvo, Campoccia e Carnevali

Italian Soccer Federation (FIGC) President Gabriele Gravina during the FIGC elective assembly, Rome 3 February 2025. ANSA/FABIO FRUSTACI
Non c’è due senza tre. Gabriele Gravina è stato eletto per la terza volta consecutiva come presidente federale della FIGC grazie ai 481 mila voti, pari al 98,68%, durante le elezioni che si sono tenute nella capitale. Il numero uno della FIGC è stato eletto per la terza volta consecutiva a capo del movimento calcistico italiano quasi all’unanimità, dopo essersi presentato alle elezioni da unico candidato.
Gravina rimarrà alla guida del movimento calcistico italiano per altri tre anni, dopo esser stato eletto per la prima volta nel 2018 subito dopo il flop azzurro della mancata qualificazione ai mondiali di Russia avvenuto nel novembre 2017. Tuttavia, si tratta di una vittoria paragonabile a un rigore calciato a porta vuota, in quanto il numero uno del calcio italiano si era presentato a queste elezioni senza rivali diretti in seguito alla mancata candidatura sia dell’ex calciatore della Juventus Alex Del Piero, con le voci di una sua possibile candidatura susseguitesi qualche mese fa ma che non hanno mai trovato alcun riscontro nella realtà, sia del presidente della Lazio Claudio Lotito.
“Grazie davvero il vostro sostegno di una dimensione di grande responsabilità _ ha dichiarato a caldo subito dopo le elezioni _ è un grande onore e un grande orgoglio, ora non ci resta che trasformarlo in una premessa di vittoria. Dobbiamo continuare il nostro percorso, centrare tutti gli obiettivi di cui il calcio ha veramente bisogno". Discorso chiuso dal presidente federale con una citazione di Harry Ford: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”.
Finora percorso in chiaroscuro quello intrapreso da Gravina dalla prima elezione alla guida della FIGC, in cui alla gioia della conquista dell’Europeo 2021 si sono alternate grandi delusioni come la seconda mancata qualificazione di fila alla fase finale dei Mondiali e l’uscita di scena anticipata agli ottavi di finale durante gli Europei 2024 da campioni in carica dopo un passaggio del turno ottenuto molto faticosamente. Oltre al presidente, durante la mattinata sono stati nominati anche i venti consiglieri che faranno parte del nuovo consiglio federale, oltre a Ezio Simonelli il cui ingresso era già automatico in rappresentanza della Lega. Nel consiglio siederanno anche il presidente dell’Inter Beppe Marotta, Stefano Campoccia (Udinese) e Francesco Calvo (Juventus) per la Serie A; Paolo Bedin e Giovanni Carnevali (Serie B); Matteo Marani e Daniele Sebastiani (Lega Pro); Giancarlo Abete, Daniele Ortolano, Ilaria Bazzerla, Sergio Pedrazzini, Giacomo Fantazzini, Giuliana Tambaro (Lnd); Umberto Calcagno, Davide Biondini, Sara Gama, Valerio Bernardi (atleti); Giancarlo Camolese, Silvia Citta (tecnici).
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