Finale Coppa Italia, Milan-Bologna 0-1. Ndoye mette ko il Diavolo. Festa rossoblu, il trofeo torna sotto le Due Torri dopo 51 anni
Successo dei rossoblu grazie alla rete dello svizzero nel secondo tempo. Esplode la festa nel capoluogo emiliano
Roma, 14 maggio 2025 - Lo Stadio Olimpico di Roma è teatro della finale di Coppa Italia che vede Milan e Bologna contendersi il secondo trofeo stagione: il primo, la Supercoppa Italiana, aveva preso la via dei rossoneri, ma stavolta cambia il copione. Vincono i felsinei grazie a un lampo di Ndoye, che festeggia così al meglio il rientro dall'infortunio. Italiano sfata il tabù finali, mentre i rossoblù vincono la Coppa Italia dopo 51 anni, guadagnando anche il pass per l'Europa League. E' la sera dei miracoli per un'intera città, trasferitasi in blocco in quell'Olimpico che torna amico dopo lo spareggio scudetto del 1964. Tutto da tifare, in ottica Europa, invece per il Milan, che adesso dovrà fare l'all in sul campionato: sperando che basti.

Le formazioni ufficiali
Conceicao sceglie un 3-4-2-1 che tra i pali vede Maignan, protetto da Tomori, Gabbia e Pavlovic, con Jimenez ed Hernandez sulle bande e la coppia Fofana-Reijnders in mezzo al campo: l'unica punta è Jovic, assistito da Pulisic e Leao. Italiano replica con un 4-2-3-1 aperto da Skorupski, con Holm, Beukema, Lucumì e Miranda in una difesa schermata da Ferguson e Freuler: davanti c'è Castro, innescato da Orsolini, Fabbian e Ndoye.
Bologna, Italiano: “Vittoria meritata”
Primo tempo
Il possesso palla del Milan e il pressing feroce del Bologna: è questo il copione del match, che al 4' subisce un primo scossone quando Leao ubriaca Lucumì e mette in mezzo per il rimorchio al volo, alto, di Jimenez. I rossoblù replicano con una traccia verticale di Ndoye per Orsolini, partito però in fuorigioco e comunque chiuso dall'uscita di Maignan. Al 7' ancora Ndoye serve stavolta Ferguson, che ci prova da fuori area ma senza precisione. Poco dopo Miranda mette in mezzo una punizione: Castro (in sospetta posizione di offside) gira di testa trovando la pronta replica di Maignan, con Fabbian che poi non riesce nel tap-in. Al 10' Skorupski prima evita l'autogol a Beukema sul cross di Fofana e poi si ripete sul tocco da distanza ravvicinata di Jovic. Dopo una fase di stasi, al 19' il Bologna torna pericoloso con un'azione tambureggiante in area chiusa da una penetrazione di Holm con il controllo sbagliato della sfera. Al 26' Miranda batte un corner (guadagnato da Castro con pressione su Gabbia), scambia con Ferguson e prova poi a tirare, ma ne viene fuori una pezza bagnata verso Maignan. Al 33' Jimenez lancia Leao, che incrocia fuori, ma anche in questo caso tutto viene vanificato dalla posizione di fuorigioco. Al 35' Ferguson ci riprova dal limite dagli sviluppi di un corner: ancora una volta la mira non è quella dei giorni d'oro. Nel finale di frazione il match si infiamma: prima Miranda scippa Jimenez e crossa per Orsolini, anticipato da Pavlovic in corner, dai cui sviluppi Holm di testa non riesce a dare potenza. I minuti di recupero assegnati da Mariani sono 2, nei quali succede poco o nulla: a metà match all'Olimpico è 0-0.
Secondo tempo
Le squadre rientrano con gli stessi effettivi: c'è anche Leao, che al 49' ubriaca Holm e mette in mezzo una palla bassa che Lucumì spedisce in corner. Al 53' la contesa si sblocca quando il Bologna sfonda per vie centrali, con l'anticipo di Hernandez su Orsolini che diventa un assist per Ndoye, che da centro area non sbaglia: l'azione era partita da Fabbian, molto più nel vivo del gioco nella ripresa. Il Milan prova a replicare subito e lo fa con una rovesciata sballata di Leao su cross di Jimenez: ancora Leao prova a scattare in profondità, ma Skorupski esce con i tempi giusti. Al 62' Fofana parte in coast to coast e nessuno lo ferma, ma il suggerimento per Jovic è lungo e quest'ultimo, in scivolata, centra solo l'esterno della rete. Conceicao apre la girandola dei cambi inserendo Walker, Joao Felix e Gimenez per Tomori, Jimenez e Jovic, con allegato passaggio alla difesa a quattro. Al 67' l'ennesima iniziativa di Leao viene fermata in corner: dagli sviluppi Reijnders serve Joao Felix, che pasticcia e schiaccia la palla sul fondo da ottima posizione. Anche Italiano cambia: dentro Pobega e Casale per Fabbian e Orsolini, con annesso passaggio stavolta alla difesa a tre. Al 71' Hernandez beffa Holm, che lottava per far sfilare la palla sul fondo, e mette in metto per Gimenez, che trova la replica di Skorupski. Sul ribaltamento di fronte Castro ci prova da fuori: c'è la potenza, ma non la precisione. Poi Pulisic sfonda con un pizzico di fortuna nei rimpalli, ma il portiere rossoblù è ancora attento: con il nuovo modulo lo statunitense ha più spazio e poco dopo, sull'ennesima percussione, procura a Lucumì un giallo. Finisce poi la partita di Holm e comincia quella di Calabria. Al 77' il pressing di Castro fa sbagliare Gabbia: dagli sviluppi della rimessa laterale Miranda passa dal petto di Pobega, che apparecchia per la botta da fuori di Ndoye che stavolta non ha la stessa fortuna della precedente. Lo svizzero fa poi spazio a Odgaard: a uscire è pure Castro, rimpiazzato da Dallinga. Le ultime mosse di Conceicao sono Abraham e Chukwueke, che rimpiazzano Fofana e Pulisic. Le interruzioni sono tante e portano ai 6' di recupero assegnati da Mariani: il Bologna inaugura l'extra time in dieci per la momentanea uscita di Beukema dopo uno scontro con un compagno. Al 94' Odgaard fa slalom speciale della difesa rossonera ed esplode il sinistro: Maignan blocca e rilancia per i suoi, a caccia dell'ultimo assalto, che non ci sarà. Vince il Bologna, che conquista la Coppa Italia dopo 51 anni, guadagnando anche l'accesso all'Europa League.
Rivivi la finale
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