Ritrova la Juve: da nemico Arthur prepara il dispetto
Il centrocampista brasiliano sfida la squadra da cui è arrivato (in prestito). Il rapporto con Allegri e la perfetta sintonia con il mondo viola e Firenze
Firenze, 2 novembre 2023 – Lunedì scorso la Lazio, domenica la Juve. Il range del grado di difficoltà degli avversari della Fiorentina non cambia. E rimane di primissima fascia. Così, passato lo scontro diretto dell’Olimpico, con l’overdose di delusione che si è portato dietro, ecco sull’orizzonte viola un’altra sfida dal sapore di Europa, di rincorsa Champions e via dicendo. Che poi il valore del match con la Juve viaggia da sempre su binari diversi rispetto al resto del campionato, lo si (ri)capisce bene anche nell’attesa della partita di domenica. Un dato su tutti: la curva Fiesole è già esaurita da una manciata di giorni. E la prevendita del Franchi promette lo stesso anche per gli altri settori, in un baleno.
Ma andiamo sul campo . Ci saranno incroci fatti di rancori e amarcord con Vlahovic e Chiesa, anche se questi andranno in scena solo se Allegri avrà voglia o meno di ripresentare davanti alla loro ex squadra i due attaccanti. Ci sarà invece e di sicuro un’altra sfida nella sfida da seguire e vedrà al centro, Arthur, il brasiliano arrivato a Firenze in prestito proprio dalla Juve e che con la maglia viola sta risalendo la china di un rendimento che in bianconero (o in giro per l’Europa dove la Juve lo aveva spedito) non ha mai avuto. Arthur si è inserito alla perfezione nella voglia di correre di volare in alto di Firenze e della Fiorentina, e se gli riuscirà, domenica farà di tutto per farlo capire anche alla sua ex squadra.
Ex almeno fino al prossimo giugno, poi dal primo luglio in poi a decidere saranno i contratti e i soldi. Quelli che la Fiorentina dovrebbe versare per il suo riscatto o quelli che la Juve non accetterà perché convinta dall’idea di riportarsi a casa il brasiliano. Scenari estivi, questi, mentre il presente, racconta solo un’altra storia: domenica Arthur vorrà far male alla Juve. Punto. Di sicuro è bene ricordarsi che Allegri, Arthur lo conosce comunque bene. E si porta dietro pregi, difetti e soprattutto motivi tattici che possono aiutarlo a imbrigliare la qualità del talento brasiliano.
Allegri, semmai, non sa com e Arthur è riuscito a sentirsi dentro l’avventura di Firenze a viverla con l’entusiasmo e le motivazioni di un ragazzino e che di conseguenza lo sfidare chi – in qualche modo – lo ha liquidato (o quasi) senza pensarci troppo, rappresenta un trampolino micidiale per l’autostima.
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