Fiorentina, durissimo comunicato della Curva Fiesole: “Parole inaccettabili di Commisso, Pradè se ne vada”

Il tifo organizzato viola ha risposto alla frase del presidente pronunciata in conferenza stampa. Nel mirino anche il direttore sportivo Daniele Pradè

di ALESSANDRO LATINI
29 maggio 2025
Il duro comunicato della Curva Fiesole

Il duro comunicato della Curva Fiesole

Firenze, 29 maggio 2025 - Altra giornata da bollino rosso per quanto riguarda le vicende della Fiorentina. Dopo qualche ora di attesa è arrivato il comunicato della Curva Fiesole, nell'aria già dalla serata di martedì, poco dopo la frase di Rocco Commisso ("I tifosi della Fiorentina non sono solo quelli della Curva Fiesole") che ha fatto infuriare gli ultras. Ieri il caso di Palladino, con le dimissioni irrevocabili del tecnico, hanno smorzato un po' la polemica. Ma la Curva Fiesole stamani ha pubblicato una durissima lettera aperta nei confronti della società, del presidente e soprattutto di Daniele Pradè, invitato ad andarsene ancora una volta dopo gli striscioni visti contro il Bologna. Questo il testo del comunicato, diffuso tramite i canali social della curva.

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"Dopo anni di silenzi, fiducia e sacrifici, ci ritroviamo davanti all'ennesima dimostrazione di arroganza e incompetenza da parte di una società che ha dimostrato di non avere rispetto né per la storia della Fiorentina, né per chi quella maglia la difende ogni giorno: i tifosi. La Curva Fiesole è sempre stata presente. Abbiamo accettato scelte incomprensibili, abbiamo visto negli anni partire i nostri giocatori migliori alla Juventus, senza alzare barricate ideali per non creare tensioni, solo per amore della maglia. Abbiamo digerito lo scempio del cambio di stemma, trattato come fosse un gioco da social media manager. Abbiamo sopportato l'atteggiamento spocchioso e distante di una dirigenza che negli ultimi tempi particolarmente, non ha mai avuto un dialogo vero con la sua gente. Abbiamo sopportato il sabotaggio sportivo avvenuto a gennaio di qualche anno fa, abbiamo accettato che levaste dalla squadra Uomini spogliatoio, che amano questa città, per un progetto sportivo fallito inesorabilmente dopo qualche mese. Abbiamo dato tutto, sempre. Senza mai chiedere nulla in cambio. E ora ci ritroviamo anche a dover ascoltare parole inaccettabili sul nostro conto? Prima di parlare della Curva, caro presidente: pulisciti la bocca. La Fiesole è cuore, voce, sacrificio. È passione vera.

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E se fino ad ora abbiamo scelto la strada del silenzio per non fare male alla Fiorentina, oggi quel silenzio finisce. Anche quest'anno diremo addio ai nostri giocatori migliori, continueremo a galleggiare senza una direzione, senza un progetto, senza una visione. Noi, invece, l'avevamo vista lunga sulle qualità umana e professionale di chi ha costruito e gestito questa squadra in questi anni, Daniele Pradè, simbolo di una gestione sportiva fallimentare che va avanti da anni, principale responsabile della disaffezione di un intero popolo”. Poi la Curva invita il direttore sportivo a seguire l’esempio di Palladino ed andarsene. “Lei presidente – prosegue il comunicato –,  che del calcio conosce solo fatturati e infrastrutture, si è circondato solo di signor sì, incapaci a gestire una piazza come Firenze.

Nessuno ha mai il coraggio di dirle una parola fuori posto, per paura di perdere il posto fisso. Come sempre, però, tocca a noi parlare, perché il nostro di posto non è un incarico da conservare. Il nostro posto non si compra e non si chiede. Il nostro posto ce lo siamo guadagnati. Con la voce, con la presenza, con l'amore, col sacrificio. La Fiorentina non siete e non sarete mai voi, la Fiorentina è una città, è questa curva, è un popolo. E quel popolo ora si è stancato. Caro presidente, parlare di maggioranza e minoranza, ha risvegliato in noi ricordi non piacevoli. Qualcuno prima di lei ci aveva già provato, e tutti ricordiamo come è andata a finire. Si faccia consigliare bene da chi ha intorno. Se scegliete la guerra con Firenze, siete destinati a perderla. Perché chi si mette contro questa Curva, si mette contro l'anima stessa di questa squadra e non può che avere le ore contate. Noi siamo la Fiorentina. leri oggi e domani".

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