Finale Coppa Italia, l’Inter batte la Fiorentina 2-1. Le pagelle

Simone Inzaghi si conferma specialista di finali centrando la sua terza Coppa Italia in carriera

di MATTIA TODISCO E GIAMPAOLO MARCHINI -
25 maggio 2023
Laurato Martinez

Laurato Martinez

Roma, 25 maggio 2023 - L'Inter alza la Coppa Italia, i nerazzurri hanno battuto, in rimonta, una bella Fiorentina. Per la formazione milanese si tratta della nona Coppa Italia della propria storia, la seconda consecutiva dopo quella conquistata contro la Juventus lo scorso anno. Il match allo Stadio Olimpico si è chiuso col risultato di 2-1 per i nerazzurri. La formazione di Simone Inzaghi ha subito lo svantaggio dopo pochi secondi con la rete di Nico Gonzalez. Ma ci ha pensato entro la fine del primo tempo la doppietta di Lautaro Martinez a ribaltare il risultato. Simone Inzaghi si conferma specialista di finali centrando la sua terza Coppa Italia in carriera, e ora c'è la Champions.

LE PAGELLE

INTER:

HANDANOVIC 6 Molto altalenante: incerto nelle uscite, grande su Jovic. DARMIAN 6 Partenza complicata: prende un tunnel da Ikoné nell’azione dell’1-0 e soffre la verve dell’avversario. Si riscatta salvando il possibile 2-2 sulla linea. ACERBI 7 In battaglia contro Cabral, gli concede poco. Grinta da leader. BASTONI 6 Un po’ fuori posizione quando Gonzalez colpisce. Non si abbatte e costruisce un paio di ottime opportunità in fase offensiva. DUMFRIES 6 Nel vivo del gioco, ma spesso impreciso. BARELLA 7 La solita mole di chilometri e qualità nel palleggio. Propizia la doppietta di Martinez con un cross pennellato. BROZOVIC 6,5 Legge perfettamente la situazione sul gol di Martinez e serve l’assist al compagno. Cala nella ripresa. CALHANOGLU 6 Il meno appariscente a centrocampo, anche se sbaglia poco. DIMARCO 6 Non gli riesce di azzeccare il cross giusto, un paio di decisioni sbagliate ad inizio ripresa. DZEKO 5 I movimenti sono da professore, gli manca cinismo davanti alla porta in più di una circostanza. MARTINEZ 8 Non si fa pregare quando ha la palla giusta: pareggia e poi sorpassa per i nerazzurri. All. INZAGHI 7

Coppa Italia dopo la Supercoppa Italiana, come l’anno scorso. Con un po’ di fortuna, sta di fatto che il trofeo è di nuovo nella sua bacheca.

DE VRIJ 6. Dentro per l’ammonito Bastoni, ma con lui la retroguardia sembra meno centrata. LUKAKU 6,5. Ci prova dal limite: troppo centrale. Dà una mano in difesa sui corner e mette una gran palla in area per Gosens. GOSENS 6. Manca una ghiotta chance sull’assist di Lukaku, però in difesa è un mastino. GAGLIARDINI sv. CORREA sv.

VOTO INTER 6,5

di Mattia Todisco

FIORENTINA:

TERRACCIANO 5 Non sembra in grande serata, resta in porta su una palla semplice nell’area piccola e sugli sviluppi nasce la doppietta di Lautaro. DODO 6 Spinge sempre e crea superiorità, riuscendo comunque a sorvegliare difensivamente la sua corsia di competenza, duellando in velocità con Di Marco. MILENKOVIC 5 Non sale nell’occasione del pareggio dell’Inter, lasciando in gioco Lautaro, facendosi anticipare anche nel raddoppio. Due errori gravi. QUARTA 5,5 In affanno sulle imbucate centrali, si salva con fisico e esperienza. Esce perché ammonito (70’ RANIERI 6. Utile) BIRAGHI 6,5 Cerca di spingere sempre, senza per questo rischiare in copertura. Cresce nella ripresa e mette dentro palloni su palloni. AMRABAT 6 Gara di muscoli in mezzo Brozovic e Calhanoglu. Non sempre preciso, ma tiene il campo. (70’ JOVIC 5,5. Entra bene ma sbaglia due gol). CASTROVILLI 5,5 Si sacrifica in copertura, ma perde lucidità in costruzione in una posizione che non è proprio sua. (60’ MANDRAGORA 6. Positivo). GONZALEZ 6,5 Puntuale sul secondo palo per raccogliere il suggerimento di Ikone. Sempre pericoloso. BONAVENTURA 7 Ha in mano la squadra che si muove al suo comando: spinge e copre dimenticandosi fatica e carta di identità. Quasi imprendibile e inventa sempre qualcosa. IKONÉ 6 Alla prima galoppata lascia il segno. Traversone basso per Gonzalez che firma il vantaggio. Per qualche accelerata, ma poco di più. (60’ SOTTIL 5. Non lascia tracce). CABRAL 6 Il brasiliano non è al meglio: il piede continua a martoriarlo, ma non manca impegno e grinta. Sfiora il gol del pari, le lacrime sono inevitabili.

di Giampaolo Marchini  

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