Cukaricki-Fiorentina, Italiano: "Non siamo qui per allenarci, dobbiamo vincere. Questo non può essere il vero Nzola”

L'allenatore della Fiorentina analizza il momento, senza dimenticare la partita da vincere ad ogni costo contro il Cukaricki

di ALESSANDRO LATINI
8 novembre 2023

Vincenzo Italiano (Germogli)

Firenze, 8 novembre 2023 - E' cominciata la missione in Serbia della Fiorentina, con la squadra che è arrivata da poco a Leskovac dove affronterà il Cukaricki nella quarta giornata della fase a gironi della Conference League. Queste le parole in conferenza stampa di Vincenzo Italiano. "Non siamo venuti qui a fare un allenamento. E' una partita importante, l'anno scorso abbiamo trovato difficoltà quando non abbiamo approcciato bene. Domani dovrà essere come all'andata dove l'abbiamo sbloccata subito e Beltran ha trovato il gol. Peccato si sia fatto male al costato contro la Juventus. Domani ci sarà l'opportunità per qualcun altro. Vogliamo ripartire dopo le tre sconfitte in campionato. La classifica del girone inoltre ha bisogno di punti". Cosa manca alla sua Fiorentina? "Dobbiamo trovare più soluzioni, due delle tre partite perse si sono sviluppate con squadre che ci aspettavano chiudendo i varchi. Sono mancate le giocate che fanno la differenza, quelle che ti fanno essere più efficace. Dobbiamo muovere di più gli uomini dentro l'area, attaccando gli spazi. Poi penso che abbiamo fatto quello che dovevamo, ma se non metti dentro qualità la forma conta poco mancando la sostanza. I ragazzi sanno che la strada è giusta, ma dobbiamo metterci qualcosa in più tutti quanti. Dopo Napoli dovevamo prendere slancio e fiducia, siamo dispiaciuti e cercheremo di rimediare. C'è tempo e spazio per ottenere qualsiasi cosa". Emergenza a destra in difesa, com'è la situazione? "Comuzzo all'andata ha stazionato in quella zona di campo, ma non è un terzino. Pierozzi si è dovuto rifermare per un problema muscolare, lo sapete che è stato tanto fermo e quando ha forzato ha avuto un problema. E' a disposizione, ma deve alzare la condizione. Kayode sta guarendo ma ancora non è disponibile. E' una difficoltà. Parisi a destra sta facendo egregiamente, ma è abituato a lavorare in modo diverso. Spero di recuperare al più presto sia Kayode che Pierozzi". Mina come sta? Quanto può essere utile? "Domenica avendo quell'ultimo cambio da fare, poteva essere anche una soluzione da utilizzare molto prima rivedendo la partita. Gli abbiamo dato qualche minuto per assaporare il campionato italiano. Gli vanno dati minuti, ha una stazza enorme e quindi ha bisogno di giocare. Sul gioco aereo è un giocatore molto importante. Quando riesci a lavorare tanti minuti a ridosso dell'area avversaria bisogna isolare i più bravi per fargli trovare i guizzi personali. Contro la Juve le abbiamo provate tutte. Far gol e vincere ti fa lavorare con un altro spirito anche se siamo stati bravi a non abbatterci. Quando siamo in fiducia siamo un'altra squadra". Come sta Nzola? "Ci parlo spesso, il ragazzo si aspettava di andare in gol con più frequenza fin dall'inizio. Invece qualcosa si è complicato, ma non deve perdere fiducia. Basta una partita, una situazione positiva per ritornare quelli che si era in precedenza. Lo sa anche lui, questo non può essere il vero Nzola. Soffre di questa situazione, ma l'ho visto reagire a situazioni simili. Ci aspettiamo quello dello scorso anno, che si mise sulle spalle Igor e ci fece gol". Sull'assenza del tifo organizzato domenica sera... "La Fiesole è il dodicesimo uomo in campo. Per noi è stata una grave perdita. Poi sapete cosa penso. Il pensiero è per tutta quella gente che sta soffrendo. La vicinanza è enorme, tutti avete visto il gesto del nostro capitano. Non vediamo l'ora di riavere i ragazzi della Fiesole, la mancanza si è sentita domenica".  

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