Fiorentina-Betis, Palladino: "Non ho dormito per preparare la partita. Il rinnovo? Motivo di orgoglio"

Il tecnico viola ha ricevuto la chiamata di Commisso che lo ha confermato fino al 2027. E intanto si prepara alla 'battaglia' contro gli spagnoli

di ALESSANDRO LATINI
7 maggio 2025
Il tecnico viola Raffaele Palladino (Germogli)

Il tecnico viola Raffaele Palladino (Germogli)

Firenze, 7 maggio 2025 - Fresco di rinnovo del contratto fino al 2027, mister Raffaele Palladino è intervenuto in conferenza stampa per presentare l'attesissima sfida contro il Betis Siviglia, valida per il ritorno della semifinale di Conference League.

Si parte dal 2-1 dell'andata in favore della squadra di Pellegrini, ma i viola puntano a ribaltare il punteggio grazie anche a un 'Franchi' ormai esaurito da giorni. "Il rinnovo è stata una sorpresa anche per me, me l'ha comunicato il presidente Commisso mezzora fa. E' stato bello e piacevole, motivo di orgoglio e fiducia. Ringrazio il direttore Ferrari, Pradè e Goretti, abbiamo fatto un grande percorso insieme. Io e il mio staff abbiamo una responsabilità in più che ci motiva, per portare la Fiorentina più in alto possibile. A cominciare da domani. Sarà difficile ma proveremo con tutte le forze a portare la Fiorentina in finale".

Rispetto all'andata quale salto in più dovete fare?

"Abbiamo studiato l'andata, è stata fatta un'ottima partita contro una squadra forte. Noi possiamo e dobbiamo fare meglio tecnicamente per metterli in difficoltà, potevamo farlo anche all'andata dove abbiamo sbagliato cose che in genere non sbagliamo. La squadra è carica, sta bene, domani saremo 22.000 più 20 calciatori contro il Betis".

Cosa vi ha lasciato la partita tra Inter e Barcellona?

"Ho visto la partita, facciamo i complimenti all'Inter, a Inzaghi e a tutti loro. Hanno fatto una partita con spirito e coraggio, resterà a lungo nella mente. Ieri ho visto calciatori stremati, con problemi fisici, ma non hanno mollato fino alla fine. E' quello che dovremo fare noi, sudando la maglia fino alla fine della partita. Vogliamo la finale, se poi saranno più bravi di noi accetteremo il risultato".

Dove si gioca questa partita?

"Dobbiamo partire forte, far capire agli avversari l'impronta che vogliamo dare alla gara. Abbiamo un atteggiamento e uno spirito importante, consapevoli che la testa deve andare sui dettagli. La partita si può sbloccare anche nel secondo tempo. Loro hanno valori. La partita si gioca sulle due fasi, dobbiamo farle in maniera perfetta. La gara di domenica ci insegna che non sempre chi gioca meglio vince le partite".

Avete scelto la Conference rispetto al campionato?

"Intanto pensiamo a domani, da venerdì penseremo al campionato, dove è tutto aperto e ci sono ancora nove punti a disposizione. Vogliamo essere ambiziosi e competitivi su entrambi i fronti".

Quale Fiorentina vuole vedere domani?

"La Fiorentina degli ultimi due mesi, quella nata dal secondo tempo di Napoli. Siamo cresciuti sotto il profilo di gioco e intensità. La squadra riesce a capire i momenti adesso, ha una maturità importante".

Come stanno Dodo e Cataldi?

"Dodo si allena con la squadra da qualche giorno, sta bene. Cataldi ha avuto un risentimento muscolare giovedì e non sarà a disposizione".

Chi gioca al posto di Cataldi?

"Abbiamo Rolando, Yacine può giocare da play come Fagioli. Da mezzali ci sono Richardson e Folorunsho. Ci sono varie soluzioni, cercherò di mettere in campo la formazione migliore. Ve lo vorrei dire chi gioca, ma non sveliamo niente per non dare vantaggi".

Vi aspettate Lo Celso in campo dall'inizio?

"Conosciamo la qualità del Betis, individualmente sono molto forti. Sapevamo che le transizioni e gli uno contro uno potevano essere pericolose. Sappiamo che dovremo fare una gara di duelli. Che giochi Lo Celso dal 1' o no sarà indifferente".

La fame di rimonta e la preoccupazione è la stessa della vigilia col Panathinaikos?

"Servirà maturità. Servirà capire quali saranno i momenti della partita. Si potrà andare ai supplementari, è tutto aperto. Serviranno mentalità e fiducia. Dovremo dare tutto. Io sento un grande senso di responsabilità verso questi ragazzi, perché sentivano una grande voglia di rivalsa per le finali perse e io in questi giorni non ho dormito per preparare la gara di domani".

Che vuol dire giocarsi così giovane una finale europea?

"Avendo un gol di svantaggio partiremo sfavoriti dunque servirà una remuntada ma noi nelle difficoltà veniamo sempre fuori. Ce la metteremo tutta, i ragazzi daranno il massimo. E' bello giocarsi un passaggio in finale, è la gara più importante della mia carriera".

 

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