Fiorentina, Italiano: "Le voci sul futuro non mi interessano. Prima il Sassuolo, poi Praga"

Lunghissima conferenza stampa di Vincenzo Italiano, nell'ambito del Media Day promosso dalla Uefa in vista della finale di Conference League. Ma si è parlato anche del Sassuolo

di ALESSANDRO LATINI -
1 giugno 2023
Vincenzo Italiano (Foto Germogli)

Vincenzo Italiano (Foto Germogli)

Firenze, 1 giugno 2023 - Media Day in casa Fiorentina, concluso con una lunghissima conferenza stampa di Vincenzo Italiano, diviso a metà tra Sassuolo e West Ham. Ma la serietà del tecnico impone di partire proprio dalla partita con i neroverdi. "Ci sono in palio tre punti importanti per la nostra classifica, purtroppo non possiamo pensare solo a Praga, ma tanta attenzione andrà messa anche per la partita di domani. Stiamo valutando, vedremo di gestire un po' il minutaggio cercando di fare tutto nel migliore dei modi. Abbiamo una partita importante, cosa che non ha il West Ham, che è andato in santa pace in Portogallo a prepararsi questa finale".

Le voci sul suo futuro in questo momento inorgogliscono o danno fastidio?

"Non è uno stimolo e nemmeno un orgoglio. In questo momento non mi interessa niente, voglio solo giocare queste due partite troppo importanti per la mia società, la mia squadra e la mia tifoseria. Non mi disturba niente, la mia concentrazione è totale. La partita a Praga ha un valore, domani un altro, ma serve sempre la giusta attenzione".

Cosa vi ha lasciato la finale con l'Inter?

"L'abbiamo approcciata e conclusa bene. Certi errori non ci hanno permesso di arrivare ad alzare quella coppa. Gli aspetti positivi sono tanti, abbiamo messo in difficoltà una finalista di Champions. Non siamo stati troppo rispettosi, non li abbiamo temuti. Tutti aspetti da rimettere in campo a Praga. Se non vogliamo piangere come a Roma, bisogna però evitare gli errori di reparto ed individuali. In una partita secca se vuoi essere perfetto non devi commettere errori".

Che Sassuolo si aspetta?

"Ho detto ai ragazzi che la partita di domani può darci entusiasmo e fiducia in vista della finale. Lo avevo detto anche prima dell'Inter. Ci sono in palio tre punti importanti, dobbiamo onorarla al massimo. Dobbiamo andare in campo per arrivare sotto l'aspetto mentale e della fiducia al massimo all'ultima partita. Arrivare ad appuntamenti importanti con strascichi negativi a volte incide. Dobbiamo arrivarci al meglio".

Nessun limite, solo orizzonti, era il suo motto. Siete andati oltre le vostre aspettative?

"Io e la Fiorentina arrivavamo da un campionato di sofferenza. Avevamo ottenuto l'obiettivo della salvezza all'ultima giornata o quasi. Quando sono arrivato qui ho detto che dovevamo farsi rispettare da tutti, creare un'identità, poi sono arrivati anche i risultati. Non è da tutti fare due finali in una stagione. Siamo andati oltre le aspettative. Volevamo far bene, così non ce lo aspettavamo. Qualche orizzonte lo stiamo ancora vedendo, ma abbiamo fatto tutto quello che dovevamo. A Praga vedremo come andrà a finire".

Cosa vi lascia il percorso in coppa?

"Nelle prime due gare non abbiamo messo in campo massima attenzione. Siamo partiti col pari interno col Riga e poi con la sconfitta di Istanbul. Abbiamo capito di non dover sottovalutare nessuno. Abbiamo fatto un buon cammino. Questo nostro atteggiamento ci ha permesso di giocarci la finale. Le prime due batoste ci sono servite tantissimo. Braga, Basilea, Poznan con uno stadio così caldo... Siamo stati bravi, la nostra finale è meritata. Adesso dobbiamo metterci qualcosa in più".

Cabral come sta? Può giocare la finale?

"Manca troppo per pensare a chi giocherà a Praga. Valutiamo tutto, ma pensiamo anche al Sassuolo. Arthur sta molto meglio di qualche settimana fa. Ha avuto un fastidio al piede che gli ha permesso di giocare, ma non era al meglio. Ha sempre dato il suo apporto, ma averlo al massimo per queste due partite è molto meglio per noi. Il problema Jovic-Cabral sarà mio, possiamo arrivare lì avendoli tutti e due al 100%".

Continuerà l'alternanza anche in porta?

"Chi gioca o non gioca non lo dico. Per Michele Cerofolini spendo volentieri due parole. E' stato molto molto bravo quando è stato chiamato in causa. Mi ha sorpreso la sua sicurezza, non ha subìto la categoria. E' stato protagonista di tutte le partite, mi ha sorpreso la sua personalità. Complimenti a lui, abbiamo scoperto di avere un portiere di qualità. L'obiettivo di averli tutti dentro e coinvolti per queste due partite per me è un obiettivo grandissimo raggiunto. Tutti sono dentro, compreso il secondo portiere. Per me è una vittoria grandiosa".

Chi ha fatto bene in coppa, ha fatto male in campionato. Come mai?

Succede spesso. Il grande Beppe Bergomi mi disse su Sky che quando vinsero la Coppa Uefa in campionato rischiarono grosso. Le tre competizioni sono motivo d'orgoglio per la società, ma ti tolgono energie. Chi arriva fino in fondo vuol dire che ha lavorato bene, ma gli ostacoli e le insidie sono tantissime. Qualcosa si lascia per strada. Io di Triplete ho visto solo quello dell'Inter e del Barcellona... E' difficile essere sempre al top performanti con tutte queste partite. Con i ragazzi siamo orgogliosi del percorso fatto. Noi siamo a giocarci tanto, altri no".

Cosa la rende fiero e cosa non rifarebbe in questi due anni?

"Una cosa che mi rende fiero, non è un segreto, è che tantissimi componenti della Fiorentina avevano chiesto a me ed allo staff di toglierci qualche soddisfazione. Da folle, dopo tre giorni, risposi che ci potevano mettere la mano sul fuoco. Non ho mai promesso due finali, ma era l'obiettivo di tutti. Fare l'allenatore per me è una ragione di vita, questo mestiere lo devi fare con tutto te stesso. Rimpianti? In qualche gara sarei potuto intervenire in modo diverso, ma è tutta esperienza che mi porterò dietro".

Avete provato anche i rigori stamani…

"Ogni rifinitura andiamo sul dischetto. Ieri avete visto come è andata a finire, oggi hanno tirato tutti almeno un rigore. Ce ne sono 7-8 freddi, l'importante è portarli alla fine, ieri la Roma non ce l'ha fatta".

Che idea si è fatto del West Ham?

"L'abbiamo analizzato, abbiamo visto tante partite. Arriva in finale una delle più forti. La loro bravura è testimoniata da giocatori forti, di qualità. Hanno struttura sui calci piazzati. L'allenatore è esperto, uno dei più bravi in Inghilterra. Sappiamo i loro pregi, speriamo di aver individuato anche qualche difetto... Sicuramente affrontiamo una delle squadre più forti del torneo".

Terzic è infortunato? La Serbia non lo ha convocato per questo.

"Non mi risulta sia infortunato. Non saprei cosa sia successo in Serbia...".

Ha promesso qualcosa alla squadra?

"E' dall'Inter che cerchiamo una sera a disposizione ma non la troviamo. Non si dica che sono tirchio... La promessa è fatta, l'ho ripetuta ai ragazzi. Vediamo di incastrare questa serata perché ho un debito con loro su questa cena.... Fioretto? Non mi attacco a queste cose, l'unica cosa è che non voglio vedere i calciatori piangere come a Roma a fine partita".

West Ham come l'Inter?

"Quando non ha la palla lascia il pallino del gioco agli avversari. Si rintana a ridosso dell'area e riparte. E' un atteggiamento tipico. Mi aspetto questa soluzione. Le contromisure per controbattere quell'atteggiamento ci sono. Il calcio però è fatto di duelli e abilità individuali. Cercheremo di limitarli al massimo".

Quanto le sta piacendo questo nuovo Castrovilli?

"Prima di farsi male era diventato un calciatore totale e fondamentale per noi. Attaccava e ripiegava. Adesso pian piano sta tornando quello lì. Chiaramente gli alti e bassi sono naturali dopo quell'infortunio. Mi piace però che arriva dentro l'area, fa gol. Quest'anno gli è servito per riattivarsi e riaccendersi. Dal prossimo campionato sarà al 100%".

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