Fiorentina: Arthur, Nzola e super Jack, se la sosta è un toccasana. Domenica tocca a loro

Due settimane per rifiatare e recuperare la condizione. In attesa di Lopez

di ALESSANDRO LATINI -
10 settembre 2023
Da sinistra Arthur, Nzola e Bonaventura

Da sinistra Arthur, Nzola e Bonaventura

Firenze, 10 settembre 2023 – Se da una parte la sosta porta storicamente con sé l’apprensione per le condizioni fisiche nelle quali torneranno i nazionali, dall’altra per la Fiorentina è stata chiaramente un toccasana. In questo avvio di stagione - come accaduto anche lo scorso anno - nessuno ha giocato quanto i viola complice il playoff di Conference col Rapid Vienna. A questo va aggiunta una condizione fisica non eccellente di alcuni nuovi: uno su tutti, Nzola.

Detto che le due settimane di lavoro al Viola Park stanno servendo per aumentare i giri del motore anche degli infortunati di lungo corso come Barak ed Ikoné, di pari passo Italiano sta recuperando anche i suoi titolarissimi in mezzo al campo. Quelli che in qualche modo lo hanno ‘tradito’ involontariamente contro l’Inter. Due su tutti: Arthur e Bonaventura, ovvero quelli che hanno in mano le chiavi della Fiorentina.

Ritrovarli in buona condizione dopo due settimane di lavoro è la certezza di base sulla quale si poggerà la squadra anti-Atalanta. Troppo presto per parlare degli undici che sfideranno la banda di Gasperini, ma non per capire l’importanza dell’ex Juve e dell’eterno Jack. Italiano ha provato a forzarli a ‘San Siro’, ma ha capito bene che sono due giocatori (per motivi diversi) da gestire con il bilancino. In soccorso stanno arrivando Maxime Lopez (con l’Atalanta l’ultima giornata di squalifica da scontare) e Barak. Saranno loro a ruotare con Arthur e Bonaventura.

E poi il pensiero torna a Nzola. Chiodo fisso di Italiano metterlo in condizione il prima possibile. Domenica toccherà a lui guidare l’attacco (Beltran rientrerà a ridosso del match) e l’obiettivo è vederlo cresciuto rispetto a come lo abbiamo lasciato a Milano. L’ex Spezia sa a memoria quel che deve fare, ma fin qui gli è sempre mancato l’atletismo per mettere in pratica ciò che gli chiede Italiano. Protezione palla spalle alla porta per dar tempo alla squadra di salire, ma anche dare profondità alla manovra. In casa contro il Rapid (su assist di Gonzalez) si è mangiato quello che poteva essere il primo gol in maglia viola. Ripartirà proprio dal Franchi, in una sfida diventata col tempo affascinante. A caccia del pallone giusto.

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