Il nuovo assetto in attacco. Beltran e Zaniolo ci sono. Ndour possibile sorpresa. Le soluzioni di Palladino
Lo stop di Gud riscrive le gerarchie. Adesso il Vikingo è sempre più importante

TVRG Olympiacos vs Fiorentina nella foto tifosi Fiorentina Atene (GRE) 29-05-2024 AEK Arena Finale UEFA Conference League foto Roberto Garavaglia/Agenzia Aldo Liverani sas
Verrebbe quasi da pensare, visto come era stata costretta a prepararlo e come poi si è concluso l’ultimo match del Franchi con l’Inter, che sia proprio nelle difficoltà che la Fiorentina sa mostrare la miglior versione di sé. E soprattutto che Palladino riesce a trovare le soluzioni più ingegnose per ridisegnare una squadra che via via, nell’ultimo periodo, ha iniziato a perdere pezzi pregiati.
Anche per questo, in vista della prolungata assenza di Gudmundsson, la sensazione è che il tempo al tecnico viola non mancherà per testare un nuovo assetto offensivo da riproporre in campo già a partire dalla gara di Verona. Una serie di nuovi escamotage da applicare sulla trequarti che per forza di cose chiameranno in ballo almeno tre elementi della rosa attuale: l’ormai consolidato Beltran (di fatto testato un po’ in tutte le posizioni del reparto offensivo) e i nuovi arrivati Zaniolo e Ndour, visti all’opera già nel corso delle ultime partite.
L’argentino, al momento, è quello che sembra avere le carte più in regola per raccogliere nell’immediato l’eredità dell’islandese: la sua duttilità tattica - unita alla conoscenza più approfondita della filosofia di Palladino - rappresenta il porto sicuro a cui l’allenatore potrebbe scegliere di affidarsi fin dalle prossime gare, sia che la Fiorentina riparta dal 4-2-3-1 (e il Vikingo agisca da trequartista puro) sia che invece il tecnico decida di cambiare modulo passando al 4-4-2 o al 3-5-2 visto più in tempi recenti (l’ex River funziona alla grande anche da sottopunta).
Più indietro le soluzioni che portano all’azzurro Under 21 (che proprio di Gud ha preso il posto domenica e dunque potrebbe essere un suo naturale sostituto) e soprattutto al classe ’99: Zaniolo infatti, complice l’assenza di Colpani, verrà in prevalenza impiegato o come esterno destro o, all’occorrenza come con il Como, da prima punta. Pur non disdegnando quello che a lungo è stato il ruolo in cui si è consacrato, ovvero quello del classico numero 10.
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