Jovic e Cabral, pianto di delusione I tifosi omaggiano la squadra E Rocco ringrazia tutti i giocatori

Abbracci, carezze e volti segnati. Emozioni forti quando la Sud chiama a raccolta il gruppo viola. Il presidente scende negli spogliatoi e consola i suoi ragazzi. Il bacio a Dodo del ds Daniele Pradè .

di RICCARDO GALLI -
25 maggio 2023

dall’inviato Riccardo Galli

Piange Cabral. Piange e si lascia abbracciare dai compagni, mentre i giocatori dell’Inter iniziano a correre come matti dopo il fischio con cui Irrati chiude la notte dell’Olimpico. Loro, quelli dell’Inter, hanno vinto la coppa e per la Fiorentina la prima delle due finali conquistate in questo magico sprint della stagione, finisce con la triste passerella di quelli del secondo posto. Piange Cabral, ma anche Nico Gonzalez si siede a terra e mette la testa fra le mani.

La curva, quella Sud tutta viola però canta come sempre. Anzi, visto il momento di delusione e di sconforto lo fa ancora più forte e chiama la squadra e Italiano sotto le gradinate. Bello ed emozionante il saluto, il grazie, che la gente consegna alla sua Fiorentina e così a commuoversi, a pìangere, comincia anche Jovic. E’ sempre apparso freddo, quasi distaccato, il serbo, ma le lacrime di ieri sera raccontano altro. Raccontano che la Fiorentina, la maglia viola, sono qualcosa di unico. Di speciale. C’è Pradè con i giocatori.

Il direttore sportivo li abbraccia uno ad uno, mentre Rocco Commisso accanto alla moglie Catherine, si alza in piedi e applaude i suoi ragazzi mentre i dirigenti della Lega consegnano loro la medaglia della finalista sconfitta. Magra. Magrissima consolazione. Poi Rocco va nello spogliatoio e saluta uno per uno i giocatori. E li ringrazia. L’orgoglio del presidente però rimane intatto. E già da oggi a Firenze si comincerà a pensare e a preparare la seconda finale da provare a vincere. Quella che si giocherà a Praga, quella contro il West Ham, quella che vale la Conference League.

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