La fiesta dopo il 90’. Commisso e Italiano: "Una serata perfetta»

di Riccardo Galli

Rocco Commisso sorride, ma prima di godersi il salto in Conference punta il dito contro qualcuno. "Un tifoso – dice –. Uno stupido tifoso si è messo vicino a Italiano, a infastidirlo. Non è giusto criticare dal primo minuto il nostro allenatore, va incoraggiato non criticato".

Poi, appunto, ecco la gioia per la vittoria sul Rapid. Commisso se la gode così: "Siamo tutti contenti, i ragazzi hanno fatto una bellissima partita. Il rigore che hanno dato a loro la scorsa settimana c’era e questo rigore c’era, non abbiamo rubato nulla".

"Stasera è stato bellissimo – sono ancora parole di Commisso –, sono molto contento per me come per i tifosi e il gruppo".

E Vincenzo Italiano riparte proprio dal battibecco con il tifoso raccontato da Commisso. L’allenatore viola allarga le braccia e racconta. "Il diverbio? Non so che dire. Già nel secondo tempo a Vienna non abbiamo concesso niente, non capisco l’atteggiamento di qualche tifoso. Già dobbiamo combattere con gli avversari, se poi ci si mettono anche i nostri tifosi...". Poi Italiano evidenzia l’importanza della qualificazione.

"Certe partite contano tantissimo. Rischiare di perdere una competizione europea è un peccato, poiché è sempre un orgoglio parteciparci. Gli avversari sono sempre tosti perché la posta in palio è altissima. La dedico alla mia famiglia che mi sostiene e che sa quando sacrificio metto per cercare i risultati".

La parola a Gonzalez. "Abbiamo cercato questo successo a tutti i costi. Correre in Conference è uno dei nostri obiettivi". Certo, la maglia numero 10, la doppietta... raccontano di un Nico sempre più leader della Fiorentina. "Io non gioco col numero – sorride –, ma con la maglia che è questa. Meno male che ho fatto due gol, sono felice di essere qui con questa squadra, ci siamo meritati la vittoria".