Nzola o Beltran? Quesito sempre di attualità. Ma Kouame può sparigliare le carte in tavola

Vigilia di scelte per i viola. L’attaccante ivoriano sta attraversando un buon momento e la sua duttilità non è da trascurare

di ALESSANDRO LATINI
24 novembre 2023

Nzola o Beltran? Beltran o Nzola? O chissà, magari Kouame. La domanda che frulla nella testa di Vincenzo Italiano, all’antivigilia della partita contro il Milan, è proprio questa. O almeno, una di quelle più importanti. Scegliere il centravanti non è cosa da poco in casa di un Milan sicuramente falcidiato dalle assenze, ma voglioso di non perdere ritmo in campionato per arrivare al meglio alla decisiva sfida con il Borussia Dortmund.

Nessuno brilla, questo purtroppo è un dato di fatto. La speranza è che la sosta li abbia aiutati sotto diversi punti di vista. Fisicamente, tecnicamente e tatticamente. Insomma, serve un cambio di marcia deciso per supportare le ambizioni della Fiorentina e scacciare in modo deciso i fantasmi del mercato. Diciamolo subito, a oggi Nzola sembra in leggero vantaggio per giocare dal primo minuto. Tolto il dente, c’è da capire perché. Si mormora dentro il Viola Park che Beltran sia sicuramente migliorato - e si è aggregato al gruppo già da diversi giorni - ma che non abbia smaltito del tutto il fastidio al costato rimediato nel finale di primo tempo contro la Juventus. Una caduta che sembrava banale, ma che invece lo ha fatto tribolare più del previsto.

Per questo oggi l’attaccante ex Spezia si lascia preferire, anche se ieri è serpeggiata per qualche momento l’idea Kouame. Non sarebbe la prima volta - probabilmente nemmeno l’ultima - certo che suonerebbe come una bocciatura piuttosto netta per gli altri due, che sono pure rimasti ad allenarsi a Firenze durante la sosta al contrario dell’ivoriano volato in nazionale. E’ un’idea da tenere lì, adesso nelle retrovie. Possibile che venga anche buona a gara in corso come accaduto contro il Bologna prima della sosta. Le carte da giocarsi sono queste. Al momento non c’è nessuno là davanti che, di partita in partita, sia sicuro di una maglia da titolare. La volontà di Italiano è quella di arrivarci a quel momento sospirato. Vorrebbe dire averne sbloccato almeno uno. Lo scorso anno le due punte andarono a periodi alterni: un po’ fu preferito Jovic, poi fu il momento di Cabral.

Se oggi la Fiorentina dovesse giocare una partita decisiva per la sua stagione, come ad esempio una finale, in tanti sarebbero sicuri di essere titolari. Le punte no. Da San Siro l’obiettivo è invertire la tendenza. Che giochi Nzola, Beltran o addirittura Kouame poco conta.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su