"Ragazzi come figli Una grande famiglia"

Il presidente applaude: "Grazie ai tifosi che ci sono vicini". E Italiano si gusta il momento: "Finire così è straordinario".

3 giugno 2023

Adesso davvero, tra la Fiorentina ed il West Ham non c’è più niente. Vincenzo Italiano lo percepisce quasi come un sollievo. "Sono tanto contento, i ragazzi hanno portato in campo il mio pensiero. Vincere qui in questo modo era il nostro obiettivo. Chiudiamo il campionato vincendo, il girone di ritorno è stato straordinario. Concentriamoci per l’ultimo chilometro, difficile. Ma volevamo arrivarci così". Vincenzo Italiano ci riflette ancora sopra. "È stata dura tenere alta la concentrazione. Aver perso la prima finale e ripartire come siamo ripartiti noi non è facile. Sappiamo cosa servirà a Praga, la partita col Sassuolo la temevo, invece ho visto Gonzalez che per far gol ha rischiato di farsi male. L’atteggiamento è questo, adesso proviamo a mettere la ciliegina". Rapido punto sugli acciaccati. "Per Gonzalez penso e spero sia solo una forte contusione. Castrovilli si è spaventato per un movimento del ginocchio, ma sembra tutto a posto". Italiano se ne va, poco tempo per riprendersi e preparare l’ultimo atto. "Avremo una montagna da scalare, ma siamo pronti".

Quasi commosso a fine gara Rocco Commisso, che non parla scaramanticamente della finale: "Sono qui per ringraziare tutti. Quest’anno abbiamo fatto 60 partite, non è mai successo nella storia della Fiorentina. Siamo arrivati in due finali. Per me questi ragazzi sono tutti figli. Gli sono sempre vicino, non solo quando si vince, ma anche quando si perde. La Fiorentina è una famiglia. Grazie anche ai tifosi che sono sempre stati vicini alla squadra".

Spazio poi al match winner Riccardo Saponara: "Abbiamo sfruttato questa partita per prepararci mentalmente. Uscire dal campo così ci dà slancio per mercoledì. Sono contento, ho capito di poter fare la differenza anche entrando a gara in corso. Ora voglio la ciliegina sulla torta".

Infine una battuta di Lorenzo Venuti. "Le 100 presenze un traguardo che volevo con questa maglia. Ora abbiamo un dovere: portare un trofeo a Firenze".

Alessandro Latini

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