Fiorentina-Udinese 2-2, Nzola salva i viola
Un rigore dell’attaccante, subentrato nella ripresa, evita un clamoroso ko ai suoi, in svantaggio per mano di Lovric e Thauvin: nel mezzo l'incornata di Beltran su suggerimento del volto nuovo Faraoni

M'Bala Nzola
Firenze, 14 gennaio 2024 – Da una parte la Fiorentina per consolidare il proprio quarto posto, attaccato con sempre più veemenza dalle inseguitrici e dall'altra l'Udinese, tornata in una posizione pericolosa dopo i successi nelle retrovie di Verona e Cagliari: le due ambizioni in un certo senso si annullano in un 2-2 finale che, nonostante si giochi al Franchi, sorride maggiormente i viola, protagonisti di due rimonte prima con Beltran, rifornito dal nuovo acquisto Faraoni e poi con Nzola, implacabile dal dischetto. Masticano invece amaro i bianconeri, che probabilmente alla vigilia avrebbero firmato per un pareggio strappato da un campo complicato per tutti. Eppure, le reti di Lovric e Thauvin, a firma di due vantaggi parziali, sembravano indirizzare i friulani verso la meritata intera posta in palio. Niente da fare, con i rimpianti che vengono in parte attenuati dal duro legno del palo, che in pieno recupero risputa in campo la bordata di Bonaventura: sarebbe stato un premio eccessivo per la banda Italiano, pronta a tuffarsi nell'avventura della Supercoppa e sarebbe stata una punizione altrettanto fuori luogo per i ragazzi di Cioffi, che continuano nella loro risalita a fronte delle difficoltà della prima parte di stagione. Pur col il neo dei tanti, troppi, pareggi a referto: ad oggi ben 12, un dato eclatante e clamoroso che in Serie A non conosce eguali e che ben raffigura il cammino altalenante dell'Udinese, specialmente se si pensa alle sole 2 vittorie messe in carniere finora.
Le formazioni ufficiali
Italiano sceglie un 4-2-3-1 aperto da Terracciano, con Kayode, Martinez Quarta, Ranieri e Biraghi in difesa e la coppia composta da Mandragora e Duncan a schermare la stessa: l'unica punta è Beltran, assistito da Ikoné, Bonaventura e Brekalo. Cioffi risponde con un 3-5-1-1 che tra i pali prevede Okoye, protetto da Ferreira, Perez e Kristensen, con Ebosele e Kamara come quinti e il redivivo Samardzic, Walace e Lovric in mezzo al campo: il centravanti è Lucca, rifornito da Pereyra.
Primo tempo
I ritmi sono compassati e il primo guizzo del match è un colpo di testa di Walace dagli sviluppi di un corner che termina di molto fuori. E' la spia della migliore partenza dell'Udinese, che infatti al 10' passa in vantaggio con Lovric, che conduce alla perfezione una ripartenza scambiando con Lucca prima di perforare Terracciano. I friulani fanno appena in tempo ad imbastire l'azione vincente ad alta velocità prima che la pioggia appesantisca ulteriormente il prato del Franchi. Tra i viola prova a suonare la carica Bonaventura, uno dei superstiti del parziale turnover varato da Italiano dopo l'impegno settimanale di Coppa Italia. Eppure, è ancora l'Udinese a rendersi più pericolosa: è il 23' e un lancio di Walace buca a sorpresa l'intera difesa di casa e raggiunge Lucca, che si fa ipnotizzare da Terracciano. Al 29' Kamara, uno dei migliori dei suoi, apparecchia per la botta di Pereyra a conclusione dell'ennesima ripartenza friulana: Terracciano è ancora una volta provvidenziale. Al 37' l'uomo mercato Samardzic prova a mettersi ulteriormente in mostra con una punizione, il piatto forte della casa: il portiere viola non si fa sorprendere e tiene a galla i suoi, che peccano spesso nell'ultimo passaggio. Il duello si ripropone dopo 2' e sempre da un piazzato, con il serbo che cerca il 'gol olimpico' direttamente da corner: Terracciano è costretto a concedere un altro giro dalla bandierina. Stavolta non ne scaturiscono pericoli, ma allo stesso tempo la Fiorentina non riesce a cambiare il corso di una prima frazione che termina con l'Udinese meritatamente in vantaggio e, anzi, con il vivo rimpianto di non aver affondato il colpo del ko quando possibile.
Secondo tempo
Italiano lascia negli spogliatoi Duncan e Kayode, rimpiazzati da Arthur e Faraoni, al debutto in viola. La musica però non cambia, dato che sono ancora i friulani a farsi preferire in fase offensiva: Samardzic disegna un'ottima traccia per Pereyra, che tira senza la giusta precisione. La Fiorentina continua a latitare sulle fasce, di solito il punto forte: Ikoné, finora un fantasma, prova a smuovere le acque in tal senso, ma nessuno si avventa sul suo ottimo cross. Al 53' Mandragora prova invece ad accendere l'artiglieria pesante con una botta da fuori che però non spaventa Okoye, che finalmente si sporca i guantoni. Questi due lampi portano al gol dell'1-1, che arriva al 56' su suggerimento proprio del volto nuovo Faraoni, uno degli specialisti dei cross che si presenta subito con un cioccolatino scartato di testa da Beltran. Cioffi, che ha visto il dominio dei suoi nel corso del primo tempo dilapidato sul più bello, chiama subito un triplo cambio: dentro Thauvin, Success ed Ehizibue per Samardzic, Lucca ed Ebosele. Al 64' Thauvin prova a premiare la scelta del suo tecnico che manda in tilt Terracciano, che prima pasticcia e poi si salva in qualche modo. Dopo la lecita fase di sbandamento, l'Udinese torna a crederci e al 73' raccoglie i frutti proprio con Thauvin, che mette la palla all'angolino dopo una grande azione di Lovric, che di potenza e fisico sfonda la difesa viola. Italiano, costretto a rincorrere ancora, pesca la carta Nzola per Brekalo, che manca forse l'ultima occasione per far ricredere un'intera piazza sul suo conto prima della sempre più probabile cessione. Proprio il nuovo entrato all'87' va sul dischetto, indicato da Pairetto dopo on field review per un fallo di mano di Ferreira su tiro di Beltran: il pallone va da una parte e Okoye dall'altra. Italiano prova a sfruttare il ritrovato entusiasmo e getta nella mischia Milenkovic per Ranieri e Barak per Ikoné. L'obiettivo neanche tanto nascosto è completare la rimonta: obiettivo che al 93' Bonaventura sfiora con una bordata dalla distanza che viene però respinta dal palo. Cioffi inserisce Tikvic per Kamara: è di fatto l'ultima modifica a un tabellino che non cambierà più, regalando a entrambe le formazioni gioie e rimpianti.
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