Viola, missione Cukaricki. Charter e un’ora di strada. La trasferta più complicata. Rientro solo a notte fonda
Si gioca a Leskovac, vicino al Kosovo. La squadra atterrerà in un aeroporto militare

La missione Cukaricki comincerà stamani con l’allenamento di rifinitura che Italiano ha voluto sostenere al Viola Park. Piccola deroga al protocollo Uefa. La seduta (ore 10.20, i primi 15’ aperti ai media) servirà per sciogliere gli ultimi dubbi di formazione e per capire come stia Beltran dopo la brutta caduta nel finale di primo tempo contro la Juventus. La lista dei convocati chiarirà i dubbi anche se Nzola appare in vantaggio per guidare l’attacco. Quella in Serbia dovrà essere una missione vincente. La Fiorentina ha bisogno di aggiungere punti alla classifica e non sarebbe male se Ferencvaros e Genk pareggiassero. In ogni caso una vittoria consoliderebbe il primato nel Gruppo e regalerebbe un match point qualificazione nella gara interna col Genk.
Un passo alla volta, il motto è questo. Il livello del Cukaricki è piuttosto basso ma oggi Italiano (la conferenza stampa è fissata per le 18) ribadirà la necessità di non abbassare la guardia. Anche perché l’obiettivo è quello di sprecare meno energie possibili in vista del match contro il Bologna di domenica prossima.
La comitiva gigliata partirà con un volo charter e atterrerà all’aeroporto militare di Nis, da dove in pullman (circa 50 km, un’ora di viaggio) raggiungerà Leskovac, al confine fra Serbia, Kosovo e Bulgaria, a pomeriggio inoltrato. La Fiorentina ripartirà subito dopo la gara con le medesime modalità di viaggio dell’andata. L’arrivo al Viola Park è previsto in piena notte. I calciatori potranno decidere se pernottare lì o rientrare nelle proprie abitazioni.
Alessandro Latini
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