Frosinone modello Vivarini. Ambrosino è la scommessa
Il Frosinone, reduce da una retrocessione dolorosa, riparte con il tecnico Vivarini e un chiaro messaggio del presidente Stirpe. Gli acquisti puntano sui giovani per rinascere e evitare errori passati.
Dopo una retrocessione amara e difficile da digerire - quella maturata lo scorso maggio, in casa, all’ultima giornata contro l’Udinese - il Frosinone ricomincia da uno dei tecnici più apprezzati della categoria, l’ex Entella e Catanzaro Vincenzo Vivarini, ai quali si chiede di cancellare i residui di un’annata oltremodo complicata.
A dire il vero, dell’ultima stagione veramente travagliata, sia la società che i tifosi hanno capito ben poco, ed è per questo che il presidente Maurizio Stirpe ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro all’ambiente, definendo modus operandi e obiettivi, ma anche paventando i rischi: "A Frosinone nessuno è prigioniero, deve rimanere esclusivamente chi avrà voglia di far crescere il club. Per fortuna non abbiamo necessità di vendere anche se è comprensibile che, dopo questa vicenda, qualcuno voglia andare via. La priorità è ripartire con lo spirito giusto e non commettere altri pasticci, del resto ci vuole poco per non metabolizzare la batosta subita e rischiare di combinarne di più gravi".
Sul mercato gli acquisti sono stati strategici e porteranno avanti la linea verde dei giovani, tratto distintivo del club da ormai svariate stagioni: due annate fa, con Grosso in panchina, andò bene, e l’obiettivo è riprovarci con Vivarini. Salutati Turati, Romagnoli, Harroui e Mazzitelli, sono arrivati un centrale di ottimo livello come Giorgio Cittadini (in prestito dall’Atalanta, ma ex Modena e Genoa), la 20enne scommessa georgiana Giorgi Kvernadze (riscattato dalla Dinamo Batumi, ex club di Kvaratskhelia) e Giuseppe Ambrosino, talento dell’Under 21 e di proprietà del Napoli, che proprio Vivarini, la scorsa stagione, aveva lanciato, con ottimi risultati, a Catanzaro.
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