Gadda e i giocatori fanno la spola tra Dorico e Del Conero. Il Comune pensa al Ponterosso, ma è gestito da un’altra società. Ma intanto continua la ricerca del campo: i dorici non hanno una "casa» per allenarsi
La squadra più importante della città è ancora "nomade". Il campo da baseball al Q2. è praticamente da rifare.

Una seduta di allenamento dell’Ancona allo stadio Del Conero
Le strutture di cui parla il direttore generale Francesco Ancarani riguardano il campo di allenamento. Un posto in cui l’Ancona possa ritrovarsi ogni giorno, per allenarsi, per fare gruppo, per crescere, per avere un punto di riferimento. La mancanza di un campo d’allenamento per la prima squadra cittadina è una questione che più annosa non si può. Basti dire che quando Guerini e Gadda sono tornati ad Ancona per la nuova avventura intrapresa lo scorso mese di luglio, hanno sottolineato che, sotto questo punto di vista, nulla era cambiato da quando, nei primi anni Novanta, uno era l’allenatore e l’altro il capitano di una squadra gloriosa. Ora però la società e il Comune vogliono trovare una soluzione, insieme. La questione si può riassumere così: se si escludono tutti gli impianti in gestione ad altre società sportive, per l’Ancona restano utilizzabili il Dorico (gestito dall’Ancona Women Respect) e il Del Conero. Ma il Dorico ha un fondo sintetico e Massimo Gadda predilige il lavoro sul campo in erba. E poi viene utilizzato dalle giovanili e dunque l’Ancona lo può utilizzare, come sta facendo, solo al mattino. Poi c’è il Del Conero, ma quello è destinato alle partite e andrebbe tenuto da conto. Al momento, però, l’Ancona si sta allenando proprio tra Dorico e Del Conero, perché sta cercando di evitare di usare, almeno per un po’, il campo in erba del Coppo di Sirolo, gentilmente concesso dalla Nuova Sirolese. Il problema, insomma, non è tanto e non solo dove l’Ancona si allenerà la prossima settimana, ma dove avrà stabilmente casa dal prossimo anno. Con quest’obiettivo proseguono i contatti tra il Comune dorico e la Ssc Ancona. In ballo, al momento, potrebbero esserci l’impianto di Ponterosso – gestito al momento da un’altra società – e il diamante dedicato al baseball di Monte Dago, chiuso da tempo, dopo un incendio che ha reso inagibili gli spogliatoi. Quest’ultimo sarebbe la scelta migliore, anche se al momento è in gestione alla società di baseball, che però non lo sta più utilizzando. Il Comune ha chiesto alla Ssc Ancona di redigere una manifestazione d’interesse per quell’impianto, e a quel punto si potrà cominciare a pensare ai lavori necessari per trasformarlo nella casa dell’Ancona. Ma al momento c’è un diamante per il baseball, quindi oltre al restauro degli spogliatoi poi bisognerà considerare anche il rifacimento del manto erboso, che costerà almeno 350mila euro. Insomma, per il campo d’allenamento bisognerà ancora attendere.
g.p.
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