"Gattuso è il ct giusto per l’Italia"

Fiducia Vieri: "Rino farà tornare la voglia di lottare in azzurro. Il calcio di oggi? Più libero e spettacolare"

di SILVIA SANTARELLI
26 giugno 2025
Christian Vieri, 51 anni. Parte la Bobo Padel Summer Cup: show itinerante e benefico

Christian Vieri, 51 anni. Parte la Bobo Padel Summer Cup: show itinerante e benefico

SENIGALLIA (Ancona)

Christian Vieri, come ct della Nazionale è stato scelto Gennaro Gattuso: pensa sia l’uomo giusto?

"Si, perché sarà in grado di dare la carica che serve, ma soprattutto di fare un grande gruppo, perché solo con questo si possono centrare gli obiettivi".

Lei in attacco e Gattuso a centrocampo: insieme avete combattuto tante battaglie con la maglia della Nazionale…

"Non ci vediamo da un po’, ma sono sicuro che il focus di Rino sarà sul gruppo e a tutti tornerà la voglia di andare in Nazionale e di lottare con la maglia azzurra".

Per lei sei stagioni, 190 partite e 123 reti con la maglia dell’Inter. Quanto sarà difficile per la squadra ripartire dopo la notte di Monaco?

"È stata una bella batosta, ma meglio giocarsi una finale piuttosto che non farlo. Ora c’è il Mondiale per Club, poi le vacanze e dopo ci sarà una stagione impegnativa: nel 2026 ci sono i Mondiali, si giocherà ogni tre giorni, ma l’Inter è uno squadrone e può raggiungere grandi risultati, lasciandosi la bruciante sconfitta in finale di Champions alle spalle".

Lei ha lasciato l’Inter nel 2005, Chivu è arrivato nel 2007 ed è stato scelto come successore di Inzaghi…

"È giovane, conosce bene l’ambiente, a Parma ha fatto bene e adesso ha l’occasione di riportare l’Inter a grandi livelli sia in Italia che in Europa".

Invece che sedere in panchina, Vieri ha scelto di perseguire la carriera di commentatore internazionale. Com’è cambiato il calcio dopo che ha appeso le scarpette al chiodo?

"È un calcio meno fisico, ora che c’è il Var non ci sono più le gomitate e gli sputi in faccia, non ci sono più i calci, le trattenute in area e non fischiavano, ora non vedi trattenere nessuno, è un calcio più libero".

Il gioco è anche più veloce.

"Si difende meno e si attacca di più, non puoi fare più quello che facevi prima, ora si punta allo spettacolo, le squadre giocano meglio. Vale non solo per il calcio, ma un po’ per tutti gli sport di squadra, come ad esempio per l’Nba dov’è tutto più spettacolare".

Da qualche anno, tra gli ex calciatore è padel mania.

"Abbiamo iniziato cinque anni fa, perché andare a correre è noiosissimo! Il padel è tecnica e tattica e poi è divertente, si gioca in quattro, si fanno delle gran risate, ma ci è rimasto lo spirito competitivo, nessuno vuole perdere! E per vincere dobbiamo tenerci in forma, ci siamo ritrovati comunque ad andare a correre e in palestra".

E dal prossimo weekend partirà la Bobo Padel Summer Cup 2025.

"Si tratta di un evento che andrà in giro per l’Italia, la prima tappa è dal 4 al 6 luglio a Senigallia ed è uno degli eventi che hanno più visibilità, anche sui social, ma ci tengo a pubblicizzare un aspetto importante: il torneo ha anche uno scopo benefico, quest’anno devolveremo il ricavato della charity dinner organizzata in ogni tappa all’associazione Sostegno70, che si occupa di bambini e ragazzi affetti da diabete e alla ricerca per una cura del DM1. Perché è giusto pensare a chi è meno fortunato di noi".

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