Giaccherini dice ancora Inter: "Inzaghi al top, ma occhio a Conte"
L’ex azzurro: "Motta il tecnico giusto per la Juve, ora però deve vincere. Morata? Molto forte, non un realizzatore"

Giaccherini dice ancora Inter: "Inzaghi al top, ma occhio a Conte"
Da Bibbiena, provincia di Arezzo, alla Nazionale, un argento europeo, un bronzo in Confederation, senza dimenticare due scudetti e una Supercoppa. Cesena come rampa di lancio, per poi vestire maglie come quelle di Juventus, Sunderland, Bologna, Napoli e Chievo. Questo è Emanuele Giaccherini, ora volto e voce di Dazn, che commenta i temi caldi, anzi caldissimi, del calcio nazionale e non.
La Nazionale ha vissuto un Europeo terribile, ben diverso da quelli che ha vissuto lei.
"Mi ha deluso. Dal punto di vista caratteriale, emozionale. Ho guardato bene le partite, sopratutto contro la Svizzera non ho visto una reazione, non ho visto un giocatore che si prendesse una responsabilità, che andasse oltre i propri limiti. Anche sbagliando. Puoi non essere all’altezza dal punto di vista tecnico, ma con la Svizzera lo era, però dal punto di vista del gioco potevi andare sotto. Ma non mi aspettavo questa carenza di motivazioni e approccio, giocare l’Europeo è un sogno".
Intanto la sua Juventus riparte da Thiago Motta. E’ la scelta giusta?
"La scelta è giusta. Thiago Motta è un top player come allenatore. La sua difficoltà sarà di entrare subito nel mondo Juventus. Ovvero giocare per vincere. Non come sentivo nell’ultimo periodo, che il quarto posto era un trionfo. A prescindere dai giocatori che hai, il mondo Juve ti impone la vittoria. Dovrà essere bravo a far entrare subito i suoi giocatori in quella mentalità. Poi sia chiaro, puoi anche non vincere, ma conta la mentalità".
Altro top player pare essere Antonio Conte al Napoli.
"Per Antonio Conte il compito è un po’ diverso. Lui ha la sua mentalità vincente, sicuramente la saprà trasmettere. E’ bravissimo a tirare fuori il meglio da qualsiasi giocatore, non ho dubbi. La difficoltà che potrebbe avere lui sarà gestire gli umori della piazza, il suo stesso presidente, ma credo che le posizioni siano chiare. E’ un bel mix, De Laurentiis ha scelto il top player sul mercato, ha accorciato la distanza dall’Inter".
Inter, che parte davanti a tutti. Simone Inzaghi ha detto che si riparte da zero. E’ d’accordo?
"Io ho vissuto gli anni della Juventus, Inzaghi cerca di togliere pressione a chi ha stradominato il campionato. Anzi, la squadra più forte del triennio. Si riparte da grandi certezze, non ci sono state cessioni ma anzi si è rafforzata. L’antagonista a mio avviso è l’Inter stessa".
Il Milan riparte da Morata. La squadra è ancora da costruire, ma intanto lo spagnolo pare un bel colpo.
"Morata lo ammiro moltissimo. E’ un giocatore molto forte, ma non so se possa essere l’attaccante giusto per il Milan. Ai rossoneri serve un attaccante che segni tanti gol, perchè se viene un raffreddore a Leao è un bel problema. Ma non è un grande realizzatore, ecco perchè servirebbe quel tipo di giocatore. Morata è forte, ma non ti dà quello che ti da un Lautaro, un Vlahovic".
Un’altra sua ex squadra è il Bologna. Che vivrà l’emozione della Champions League.
"Ho fiducia nel lavoro di Sartori, il vero top player del Bologna. E’ lui il mago di tutto. Andrà a scovare elementi utili per il sistema di gioco di Italiano, e la squadra dovrà affrontare questa stagione con entusiasmo. Essere in Champions è come vincere lo scudetto per il Bologna".
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