Giro d'Italia 2025: Garofoli brilla al Sestrière, quarto nella tappa regina

Gianmarco Garofoli conquista il quarto posto nella tappa regina del Giro d'Italia 2025, dimostrando grande determinazione.

di MICHELE CARLETTI
2 giugno 2025
Gianmarco Garofoli festeggiato dalla mamma dopo la tappa al Sestrière

Gianmarco Garofoli festeggiato dalla mamma dopo la tappa al Sestrière

"Che tappa mamma mia" ha esclamato Gianmarco Garofoli, pochi secondi dopo che la mamma lo ha abbracciato sul traguardo di Sestrière. Che l’ha tagliato al quarto posto, secondo degli italiani dopo Verre, nella 20esima e penultima tappa del Giro d’Italia, la frazione regina della corsa rosa 2025. Una grande giornata per Garofoli, il suo miglior risultato di sempre in una grande gara a tappe. Il 22enne di Castelfidardo è stato grande protagonista in una frazione di oltre 200 km e con un dislivello di oltre quattromila metri, da Verrès a Sestrière "in una giornata in cui solo i più forti sono rimasti in piedi. Grande Garo" gli scrivono dalla sua squadra, la Soudal Quick-Step. In effetti il ragazzo marchigiano ha corso un grande Giro d’Italia. Finito in crescendo, iniziato in salita per lui e per la sua squadra vista la rovinosa caduta e ritiro di capitan MIkel Landa che gli hanno concesso comunque maggiore libertà di azione. E lui l’ha sfruttata un po’ ovunque: in pianura, a cronometro, in salita, quest’ultima il suo terreno preferito. E l’ha dimostrato sabato, nonostante i dolori per le tre costole fratturate nella sesta tappa, quella campana, coinvolto nella maxi caduta del gruppo. Ma la testa pedalando su per il Sestrière è stata più forte del fisico, sin dai primi km, quando Garofoli è scappato in fuga insieme ad un’altra trentina di coraggiosi all’attacco del Colle delle Finestre – la Cima Coppi di questo Giro – 18 km con strade sterrate e salite a due cifre, tagliata al terzo posto, finendo poi quarto sul traguardo finale del Sestrière dietro al vincitore del Giro, Simon Yates. "E’ stato molto difficile. Se prima della partenza qualcuno mi avesse detto se potevo arrivare nella top five, probabilmente avrei detto di no" ha sussurrato ‘Garo’. A causa delle cadute precedenti in gara e del mal di schiena, non ho potuto dare tutto. Ci sono stati anche momenti in cui ho pensato di rinunciare, ma ho continuato a credere nel mio sogno di vincere una tappa. Alla fine ho superato quei momenti difficili. Non mi sentivo al meglio, ma volevo partecipare a tutti i costi. Più pedalavo più la fiducia cresceva e il dolore svaniva. Questo quarto posto è il massimo che potevo cogliere. Non è una vittoria, ma ho dimostrato di essere un combattente e di non arrendermi mai. Tornerò e sono sicuro che un giorno vincerò una tappa del Giro". E ieri dopo la passerella finale di Roma ha chiuso nella top ten della classifica dei giovani (nono) e 31esimo della generale. E al Giro, per vincere, tornerà con la maglia della Soudal visto che proprio nel fine settimana ha comunicato di aver prolungato con lo squadrone belga fino al 2027. Con tanto di video social in inglese. "Sono felice di annunciare di restare alla Soudal Quick-Step fino al 2027, con questa squadra dove mi trovo molto bene e con la quale proverò sicuramente a vincere una tappa al Giro d’Italia e anche altre corse".

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