Italia, Gravina: "Non si può perdere in quel modo. Con Spalletti stiamo parlando"
Il presidente federale: "Sono convinto di restare. Ranieri? Non è il momento dei nomi. Il nostro attuale ct è Spalletti"

Gabriele Gravina e Luciano Spalletti (Ansa)
Parma, 8 giugno 2025 - Dopo il tracollo della Nazionale azzurra in Norvegia, tutti sono in discussione. A cominciare ovviamente dal presidente federale Gabriele Gravina e dal commissario tecnico Luciano Spalletti. Proprio Gravina ha parlato della situazione in occasione del Festival della Serie A a Parma. "Sono convinto di restare e lo sono quasi il 99% dei delegati che mi ha dato fiducia solo qualche mese fa: quindi non capisco e non vedo possibilità di mollare in un momento così delicato". Meno solida appare la posizione di Spalletti. "Rilancio con Spalletti? Questo non posso dirlo, stiamo parlando e ragionando. Lui è la persona più bella incontrata nel mondo del calcio, un animo nobile che sta cercando in tutti i modi di portare avanti un progetto straordinario: gli attacchi che sta subendo sono immeritati. L'ho trovato comunque molto combattivo, ha indossato la sua armatura, quella di chi crede nei valori del calcio, è molto ferito. Dobbiamo affrontare i momenti critici alzando la testa e dobbiamo rialzarci subito".
"Non è il momento di fare nomi per il post Spalletti"
Detto questo, dopo il match con la Moldova potrebbero essere prese delle decisioni circa il futuro della panchina azzurra. "Non c'è un appuntamento fissato per martedì, c'è un continuo contatto. Parlo tantissimo con Luciano. Gli scenari sono diversi, lui è molto responsabile, gli faccio i complimenti. Oggi continueremo a parlare e vediamo che verrà fuori". Fra i nomi spuntati fuori per la successione di Spalletti, quello preferito dagli italiani pare essere quello di Claudio Ranieri. "Ranieri? Gli mando un grande abbraccio, non è il momento dei nomi - ha sottolinea Gravina - ma di guardare in faccia la realtà e rispettare il nostro attuale ct che è Luciano Spalletti".
"Sconfitta inaccettabile"
Gravina è tornato sul pesantissimo ko contro la Norvegia. "E' stata una sconfitta inaccettabile. La Norvegia è più forte di noi adesso, si può perdere, ma bisogna capire come si perde - ha affermato il presidente della Figc - Un approccio diverso che solleticava quel fuoco dentro a cui speso fa riferimento Gigi Buffon poteva e doveva dare un epilogo diverso. Il nostro campionato ci ha consegnato giocatori stremati. Molti giocatori sono arrivati pochi giorni prima della partenza, non si può preparare una partita contro una corazzata in così poco tempo. E' evidente che se perdi giocatori per infortunio su cui avevi lavorato in avvicinamento alla qualificazione al Mondiale, se la partita non è stata sentita come avremmo dovuto è un problema. Ho parlato con i ragazzi e Spalletti, non c'è spaccatura. Non la viviamo con distacco. C'è grande sofferenza e affrontiamo il tema con onestà intellettuale. Ho sentito commenti così negativi di persone che già celebravano il nostro funerale. È stata la prima di otto partite".
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