Tracollo Inter, anche la Roma passa a San Siro: 0-1, decide Soulè. È crisi nerazzurra

Arriva la terza sconfitta consecutiva e il Napoli può andare in fuga: a San Siro decide Soulè. Per Ranieri sono diciotto risultati utili di fila. Polemiche su Fabbri per un contatto Ndicka-Bisseck

di MANUEL MINGUZZI
27 aprile 2025
Serie A, Inter-Roma (Ansa)

Serie A, Inter-Roma (Ansa)

Milano, 27 aprile 2025 - L'Inter non sa più rialzarsi. Terza sconfitta di fila, seconda in campionato, per i nerazzurri fermati anche dalla Roma. E' bastato un gol in avvio di Matias Soulè per decidere la sfida di San Siro, con l'Inter che non è riuscita a trovare nemmeno il pari, mentre Ranieri, con il diciottesimi risultato utile, avvicina la Champions. Polemiche finali per un trattenuta di Ndicka su Bisseck, abbastanza netta: Fabbri contestato, ma ora il Napoli ha l'occasione per salire a più tre in caso di vittoria con il Torino. La squadra di Inzaghi è avvolta da una piena crisi e mercoledì c'è un Barcellona stellare. A fine partita la squadra sotto la curva.

Decide Soulè

Inzaghi sceglie Arnautovic come partner di Lautaro, in mezzo c’è Frattesi titolare al posto di Mkhitaryan, mentre nella Roma doppia punta con Shomurodov e Dovbyk schierati assieme nel 3-5-2 di Ranieri che prevede Pellegrini a rifinire e Soulè in fascia. Partenza sprint dell’Inter che pressa in maniera ossessiva nei primi minuti, costringendo Mancini a due falli immediati, di cui il secondo da cartellino giallo dopo 3 minuti di gioco. Dopo 5 giri di lancette il gol nerazzurro, propiziato dall’assist di Arnautovic per Frattesi, ma il guardalinee ravvisa offside e il Var conferma. I ritmi sono alti da entrambe le parti, tuttavia l’Inter riesce a prendere meglio possesso della metà campo altrui. Problema al 14’, Pavard mette male il piede a terra ed è costretto a dare forfait, forse per distorsione alla caviglia: dentro Bisseck. Il pallone è dei nerazzurri, che provano ad accerchiare una Roma di attesa, ma ordinata nel coprire gli spazi sia sulle fasce che in zona centrale. A metà tempo tutto cambia. Lo squillo Roma è al 20’ con una bella gestione di Soulè a destra, poi centro per Kone che spara il destro a giro di poco a lato. E’ il preludio al gol, che arriva al 22’. I giallorossi sfruttano un rimpallo, causato da una conclusione di Pellegrini, che premia Soulè: destro secco e 0-1. San Siro gelato. L’Inter sbanda e immediatamente rischia il secondo, quando sul cross di Pellegrini sbuca Cristante con un destraccio da buona posizione che si spegne sul fondo. I campioni d’Italia vanno vicini a capitolare anche al 27’. Angelino fugge a sinistra e mette un perfetto tracciante per Shomurodov, ma Carlos Augusto è miracoloso nel salvare un gol già fatto. Reazione nerazzurra al 30’ dal corner di Dimarco che propizia la sponda di Lautaro, poi Arnautovic non riesce a coordinarsi e spedisce il destro al volo fuori. Improvvisa la crisi interista dopo un avvio di partita convincente. Funziona poco nella manovra di Inzaghi, con Barella e Lautaro assenti, così spesso si tenta la carta Dimarco a sinistra ma la Roma controlla senza particolari patemi. Solo nel finale di tempo i padroni di casa provano a forzare il ritmo, sempre con tante palle buttate in area senza un ricevitore pulito e l’ultima occasione è un destro di mezzo volo di Carlos Augusto che finisce alle stelle. Di fatto, Svilar senza parate nella prima frazione.

Ndicka trattiene Bisseck: polemiche

L’Inter avrebbe bisogno di un gol immediato per ritagliarsi una possibilità di rimonta e prova ad approcciare con aggressività la ripresa. Il forcing nerazzurro è sicuramente più consistente del primo tempo ma la Roma sembra reggere, pur con qualche patema in più. Attaccano anche i braccetti di Inzaghi, soprattutto sulle palle alte dove Bisseck è sempre un’arma, mentre gli ospiti faticano a ripartire e così Ranieri sceglie Baldanzi al posto di Shormurodov, con la richiesta di dare maggiore mano ai mediani. La Roma ha comunque spazio in contropiede e proprio il neo entrato Baldanzi, imitato poco dopo anche da Soulè, ci prova di mancino da fuori area: centrale. Inzaghi deve cambiare, lo fa sulle fasce e arriva anche il momento del ritorno in campo di Dumfries, seguito a stretto giro di posta pure da Zalewski. Al 62’ c’è una botta dalla distanza di Calhanoglu: palla a lato. Al 66’ l’olandese si fa subito notare con una zuccata sul secondo palo che Svilar addomestica in presa alta. La vera occasione è un minuto dopo. La pressione nerazzurra funziona, rubata a Pellegrini, poi Lautaro pesca Barella ma il diagonale è malamente a lato. Cominciano a fioccare cross dalle fasce per l’Inter che prova ad accerchiare la Roma, ma manca la stoccata vincente e Svilar resta indenne. Dall’altra parte, la Roma sciupa il secondo. Il neo entrato Pisilli, con inserimento alle spalle, cestina il destro di mezzo volo tutto solo davanti a Sommer. Tempo un minuto e i giallorossi ne divorano un altro, stavolta con polemiche per un possibile fallo di Angelino su Bisseck: il contropiede vede Dovbyk smarcato dallo spagnolo ma è troppo impreciso nello stop e Acerbi salva tutto sul più bello. Gli assalti nerazzurri sono molto confusi, più dettati dall’urgenza che da una chiara idea di gioco e così Inzaghi prova ancora a forzare la partita con l’inserimento di Correa. San Siro perde la speranza quando Zielinski ciabatta un destro dal limite che sembra proprio lasciar intendere che non è giornata. A un minuto dalla fine altre proteste verso l'arbitro Fabbri, che non ravvisa rigore su Bisseck per trattenuta di Ndicka: episodio da rivedere e che lascia enormi dubbi. Era l'ultima speranza per i campioni d'Italia che vedono anche l'ultimo cross di Calhanoglu sfilare a lato dopo la spizzata di Arnautovic che non trova Dumfries sul secondo palo. L'Inter viene sconfitta per la terza volta di fila e dopo aver lasciato per strada la Coppa Italia rischia anche di veder fuggire il Napoli, impegnato col Torino. Finale di polemiche attorno a Fabbri. C'è materiale per le moviole.

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