Festa Viola, l’Inter non c’è. Ranieri e doppio Kean. Un’impresa per Bove
La Fiorentina nel match di recupero si regala una notte super e il quarto posto. Inzaghi alle prese con un flop improvviso, il Napoli di Conte scappa a +3.

Moise Kean, 24 anni, segna di testa il primo dei suoi due gol. Nel riquadro, Edoardo Bove saluta i tifosi prima del match
Ridono Firenze e la Fiorentina. È un’impresa, quella della Viola, che batte 3-0 l’Inter nonostante l’emergenza e si porta al quarto posto agganciando la Lazio, scavalcando la Juve. Per contro i nerazzurri perdono l’opportunità di affiancare il Napoli in vetta: tolto l’asterisco, i campioni d’Italia sono a -3 dalla prima e subiscono un colpo durissimo anche nelle proporzioni del ko.
Le difficoltà degli ospiti si notano quasi subito dopo la ripresa dal 17’ del primo tempo, quando il 1° dicembre era stata interrotta la sfida. Di gol agli ospiti ne era stato annullato uno prima della sospensione per il malore a Bove e ne viene (giustamente) negato un altro di Carlos Augusto per un fuorigioco rilevato dal Var. Pur con grandi difficoltà di formazione, senza i nuovi innesti di gennaio, l’infortunato Adli e con Cataldi e Colpani inizialmente in panchina, la Viola è viva. Resta indietro col baricentro e spinge a tutta a sinistra. Parisi crea qualche grattacapo al duo Bisseck-Dumfries e Kean ha un’opportunità enorme, schiaccia di testa da solo in area ma centra in pieno Sommer sulla linea di porta. Ne capita un’altra a Dodò, il cui diagonale destro finisce largo nonostante un ampio angolo di tiro nell’uno contro uno col portiere. Inzaghi si fa sentire: il palleggio dei suoi è troppo lento, sbatte contro l’organizzazione dei padroni di casa, guardinghi e con armi interessanti per attaccare gli spazi alle spalle dei difensori nerazzurri, mentre sul lato opposto manca qualità nei metri finali e i tanti calci da fermo non vengono sfruttati a dovere.
Anche in avvio di ripresa, ad entrare in area avversaria è la Fiorentina, con un sinistro in corsa di Kean spedito alle stelle. La manovra d’aggiramento degli ospiti non riesce e quando la Viola conquista un angolo Ranieri ne approfitta per andare in spaccata e piazzarla nell’angolo basso. I nerazzurri non reagiscono. Perdono palla anche coi palleggiatori più fini, come Calhanoglu e Mkhitaryan che si fanno prendere il tempo da Richardson e lanciano l’azione del 2-0 di Kean, su invito di Dodò. Sia il turco che l’armeno vengono immediatamente invitati a sedersi in panchina, fuori anche Bastoni e dentro Barella (da play), Dimarco e Arnautovic che si aggiunge alle due punte. L’attaccante in più riempie cambia niente, De Gea è totalmente inoperoso. Entrano anche Asllani e Taremi, quarta punta in campo, per gli ultimi sette più recupero. Palladino non ha ancora messo mano alla sua ridottissima panchina, lo fa solo in extremis. Il gol, anche nei minuti finali, lo segna ancora la Fiorentina con Kean, raccogliendo un regalo di Dimarco. Lunedì c’è già la rivincita a campi invertiti.
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