Thuram trascina l’Inter, Feyenoord ancora ko: ai quarti di Champions c’è il Bayern Monaco

I nerazzurri vanno in vantaggio con il francese, poi vengono raggiunti su rigore. Calhanoglu, con un altro penalty, sbriga la pratica. Protesta degli ultras contro il caro-biglietti

di LUCA MIGNANI
11 marzo 2025
Marcus Thuram festeggia il gol con il compagno "di linea" Lautaro Martinez, oggi rimasto in panchina

Marcus Thuram festeggia il gol con il compagno "di linea" Lautaro Martinez, oggi rimasto in panchina

Milano, 11 marzo 2025 – Missione compiuta. Dopo il 2-0 dell'andata, l'Inter stende anche al ritorno il Feyenoord e si prende i quarti di finale di Champions League. Passaggio del turno che porta a quasi 100 milioni gli incassi derivanti dalla competizione, nel giorno in cui è stato depositato il documento di fattibilità e la proposta di acquisizione di San Siro e delle aree limitrofe da parte dei nerazzurri e del Milan.

“Dovevano essere definiti dei cavilli legali tra le due società, sono stati risolti e c'è soddisfazione. È un atto molto importante, i club contribuiranno allo sviluppo della città. È qualcosa di straordinario”, le parole del presidente dell'Inter Giuseppe Marotta. Straordinario anche il cammino in Champions: prossima tappa i quarti di finale, previsti tra 8 e 9 aprile (andata), 15 e 16 aprile (ritorno) contro il Bayern Monaco.

Nell'Inter dei titolari e dei co-titolari, Inzaghi lascia fuori pezzi da novanta come Bastoni e Barella (riposo) oltre a Lautaro Martinez (non al meglio). Avrebbe dovuto sedersi in panchina anche Acerbi, ma De Vrij alza bandiera bianca durante il riscaldamento: così, dentro l'italiano. Torna Sommer tra i pali, sempre assenti soprattutto gli esterni (Darmian, Dimarco, Zalewski) e il neo-infortunato Zielinski.

Prima della partita, i tifosi protestano contro il caro biglietti, tramite uno striscione esposto fuori da San Siro. “Società Inter: il calcio è dei tifosi, la solita menzogna. 65 euro valgono la vostra vergogna”, la scritta in merito ai prezzi che andavano dai 50 euro del terzo anello verde ai 290 del primo rosso. La Nord, poi, non tifa per i primi 20 minuti di gioco. Tanto che inizialmente si sentono (quasi) solo gli oltre 4.500 olandesi arrivati da Rotterdam. Ma lo stadio salta per aria abbastanza alla svelta.

Classica uscita ragionata, Carlos Augusto accende Thuram che sfonda e rientra, lasciando a mani vuote sia Read che Beelen: palla all'incrocio, 1-0. Sedicesimo gol stagionale per il francese, terzo in Champions. Gestione, soprattutto con un Mkhitaryan a tratti sontuoso, mentre Taremi scialacqua un cioccolatino in piena area di Thuram confermando il periodaccio.

Gestione che alla lunga restituisce coraggio al Feyenoord. La squadra di Van Persie si alza, ma pareggia solo grazie a uno scriteriato intervento di Calhanoglu che frana su Moder (spalle alla porta e già controllato da Acerbi) e lo manda sul dischetto: 1-1.

Si riparte col botto. Prima Thuram arpiona e scaraventa sopra l'incrocio. Poi Taremi punisce un erroraccio di Beelen e si prende un rigore. All'andata Wellenreuther aveva ipnotizzato Zielinski, ma questa volta c'è lo specialista Calhanoglu: 2-1. Thuram ne cerca anche un altro, di penalty, sempre su Beelen. L'arbitro ci casca, il var lo induce a tornare suoi suoi passi: ammonizione per il francese che, poco, dopo, si scatena in slalom e bacia il palo, prima di uscire sommerso dagli applausi e andare ad abbracciare Spike Lee in tribuna.

Discesa, tanto che Inzaghi concede un assaggio di Champions nei minuti finali anche ai Primavera Berenbruch (19 anni) Cocchi (18). Si chiude tra gli applausi, per tutti. Il Bayern Monaco può aspettare. Domenica sera, in campionato, c'è il primo posto da difendere contro l'Atalanta.

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