"Il Derby d'Italia: Juve dimezzata e alla ricerca del gol"

Il derby d'Italia tra Juventus e Inter si preannuncia intenso: Allegri dovrà fare a meno di diversi giocatori, mentre la solidità difensiva dei bianconeri è seconda solo a quella dei nerazzurri. La fase offensiva della Juve deve aumentare per sognare lo scudetto.

di PAOLO GRILLI -
14 novembre 2023

Il derby d’Italia, mai così sentito, mai così tornato in auge sotto forma di duello per la vetta, inizia in maniera virtuale per la Juve. Per una settimana, causa sosta per le nazionali, Allegri dovrà fare a meno di Kean, Gatti, Chiesa, Cambiaso oltre a Miretti, convocato in Under 21, mentre tornerà a Torino Manuel Locatelli, out per le gare con Macedonia e Ucraina e a forte rischio per la partitissima vista la frattura alla costola. La Francia ha poi chiamato Rabiot, sono con la Serbia Kostic e Vlahovic. Non saranno a preparare alla Continassa il big match neanche il turco Yildiz, il polacco Szczesny, l’americano McKennie e il brasiliano Bremer. Inoltre saranno con le rispettive U21 anche l’inglese Iling Junior e il belga Nonge. Max si consolerà con l’imminente rientro di Alex Sandro e Weah, mentre Danilo non sembra prossimo al recupero.

D’altra parte, la Signora è dimezzata e forzatamente camaleontica da un bel po’ a questa parte, e la solidità ritrovata rimane un valore. Il lungo filotto d’inviolabilità interrotto dal Cagliari non sporca un rendimento difensivo granitico, forte di già otto clean sheet in campionato. Una compattezza seconda solo a quella dell’Inter.

Allegri però dovrà lavorare parecchio sulla fase offensiva. Non sempre Bremer e Rugani, mattatori contro Ranieri, potranno fare gli straordinari nell’altra area. Sono da recuperare alla causa del gol Vlahovic e Chiesa,autori di quattro reti a testa a inizio campionato, ma ormai alle prese con un lungo digiuno. Dusan ha segnato l’ultima volta il 16 settembre contro la Lazio, rimanendo poi a secco per sei gare senza contare le due perse per infortunio. Fede ha siglato appena una settimana dopo, il 23 settembre, contro il Sassuolo, e anche lui non è più riuscito a segnare per le successive sei partite giocate, cui si somma quella saltata col Toro per un problema muscolare.

Non si può poi certo dire che Kean e Milik abbiano ovviato al problema del gol. La Juve segna 1,58 gol a gara. Nella stagione in cui segnò meno tra quelle dei cinque scudetti, la Signora di Max mai era scesa sotto gli 1,84 a gara. Inter a parte, il sogno passa da un rendimento offensivo che deve aumentare di almeno un sesto.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su