Inter, il dubbio Calhanoglu: l'unico ballottaggio riguarda proprio il grande ex
Il centrocampista turco e Brozovic si giocano una maglia davanti alla difesa per il derby di Champions di domani
Milano, 9 maggio 2023 – Far accettare le proprie scelte ai giocatori è una delle difficoltà maggiori per un allenatore. Simone Inzaghi, complici i buoni risultati recenti, sta riuscendo a convincere il gruppo rispetto alle sue decisioni, ma un derby come quello di domani è l'appuntamento che tutti vorrebbero giocare. Figuriamoci Hakan, che ha un conto in sospeso con la tifoseria rossonera. Ha preso insulti di ogni genere, fuori e dentro San Siro. Ha alimentato in prima persona la polemica dopo aver vinto la Supercoppa, nonché nella stagione precedente esultando polemicamente sotto la sua vecchia Curva per aver portato in vantaggio i suoi.
E' stato senza dubbio uno dei grandi protagonisti della stagione interista, l'uomo che ha permesso a Inzaghi di non pagare dazio per la reiterata assenza di Brozovic. La squadra nerazzurra ha perso punti in campionato, è vero, ma più per mancanze in altre zone del campo. Difficile infatti chiedere uno standard di prestazioni più alte al turco, che nella posizione di regista davanti alla difesa ha scoperto di essere anche più forte che non giocando da mezzala. Il tecnico dovrà fare una scelta e questa potrebbe andare proprio a sfavore del più atteso degli ex. Perché Barella è intoccabile e Mkhitaryan sta giocando benissimo, tant'è che a Roma non ha giocato titolare proprio in previsione della partita di domani.
Rimane solo una maglia e se la giocheranno Calhanoglu (che in ogni caso resta il favorito) e Brozovic, tornato ai suoi standard di rendimento dopo una lunga rincorsa alla miglior condizione. I problemi fisici accusati prima e dopo il Mondiale hanno frenato il croato. Oggi sembra finalmente tornato lui e questo significa avere abbondanza in mediana.
Un aspetto, tra gli altri, potrebbe favorire il turco nella scelta. Senza Lukaku, che partirà dalla panchina, all'Inter manca un rigorista affidabile in campo. Martinez ha tanti errori alle spalle, Dzeko non è mai stato un tiratore scelto dagli undici metri. Gli altri non hanno abitudine a calciarli. Calhanoglu sì e ne ha anche segnati di molto pesanti.
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