Inter al Mondiale per club: Chivu affronta l'emergenza attacco
Cristian Chivu debutta con l'Inter al Mondiale per club, affrontando l'emergenza attaccanti tra infortuni e mercato.

Francesco Pio Esposito, 19 anni, è ai box. ma spera di recuperare ai Mondiali
La sliding door si sta per aprire. Due giorni e per l’Inter sarà Mondiale per club, l’appendice alla stagione, punto di congiunzione tra vecchio e nuovo corso. Sarà la prima esperienza in nerazzurro per Cristian Chivu, successore di Simone Inzaghi. Pronti via e il tecnico, appena presentato a Los Angeles, ha un’emergenza da fronteggiare. Scarseggiano le punte: Lautaro, Thuram, non più Taremi bloccato in Iran dalla guerra e nemmeno i già accantonati Correa e Arnautovic. Il ruolo di primo supporto ai titolari dovranno spartirselo i due Esposito, Sebastiano e Francesco Pio, affiancati da Valentin Carboni.
Da qui la sliding door, in particolare per il meno giovane dei fratelli. La sua ultima stagione è stata una mela tagliata a metà. Sette gol nel girone d’andata, Spalletti che a dicembre conferma di tenerlo d’occhio per la nazionale. Poi una sola rete nel girone di ritorno, proprio all’Inter in cui è appena tornato, chiedendo scusa al pubblico di fede nerazzurra al Meazza. Complice la retrocessione, l’Empoli non lo ha riscattato e il giocatore si è trovato al Mondiale per club con il consanguineo al fianco. Ha un solo anno di contratto con l’Inter e la spedizione in America è forse l’ultima opportunità per dimostrare di poter essere uno da “piano superiore“. Le qualità tecniche sono indubbie, gli è sempre mancata quella scossa necessaria per dare continuità. Ai tempi di Conte strappò l’esordio da titolare, segnò su rigore al Genoa, ma non diede seguito: qualche errore di gioventù, l’allenatore che lo accantona, la ripartenza dalla B. Il destino gli sta dando una nuova chance. Avrà la concorrenza interna di Carboni, ma inizialmente non quella di Francesco Pio, che sta svolgendo terapie per superare i problemi a un ginocchio. Dovrebbe recuperare tra l’ultima gara del girone e l’eventuale fase ad eliminazione diretta. Ha i riflettori puntati addosso: 19 gol in B, mezza Serie A che chiama Ausilio per averlo in prestito. L’allenatore è lo stesso che lo lanciò in Primavera: difficile trovare chi lo conosca meglio.
Il tempo per guadagnare punti agli occhi della dirigenza è poco. Uno tra Bonny e Hojlund potrebbe essere ingaggiato già nelle prossime settimane, quando il mercato rischia di riservare ulteriori sorprese. Il Galatasaray, ad esempio, sta dialogando con l’agente Gordon Stipic per avere Calhanoglu. L’Inter spara alto: 40 milioni. In via della Liberazione non c’è fretta di cedere un titolare, se lo si farà si vuole essere sicuri di avere il giusto tesoretto per il successore. Anche perché, per gente come Rovella o Ederson, ne servono almeno 50.
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