Inter, ansia Champions. Inzaghi ora è nei guai. Perde anche Dimarco

Sembra quasi una nuova legge di Murphy: se qualcuno si può infortunare, sarà nel reparto in cui sei già in...

di MATTIA TODISCO
4 marzo 2025
Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, è in testa al campionato e tuttora in corsa in Champions e Coppa Italia

Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, è in testa al campionato e tuttora in corsa in Champions e Coppa Italia

Sembra quasi una nuova legge di Murphy: se qualcuno si può infortunare, sarà nel reparto in cui sei già in emergenza. Così accade all’Inter, dove le preoccupazioni per le condizioni di Federico Dimarco si sono tramutate ieri in realtà: risentimento muscolare ai flessori della coscia destra, serve un miracolo per vederlo in campo già il 16 marzo contro l’Atalanta. Più probabilmente l’esterno nerazzurro tornerà dopo la sosta contro l’Udinese. Vorrebbe dire, per lui, saltare gli impegni con la nazionale.

Perdere un giocatore di questa importanza è un problema anche senza il corollario attorno. Dimarco ha deciso Napoli-Inter con una parabola mancina nel sette, il primo gol su punizione diretta segnato col sinistro da quando lo stadio è intitolato a Diego Armando Maradona. La ciliegina sulla torta di un primo tempo in cui era stato il migliore in campo e c’è mancato poco non risultasse anche il match winner. Per la legge di Murphy di cui sopra, Inzaghi aggiunge l’impatto negativo della notizia all’impossibilità di schierare Darmian, Zalewski (che rischiano di tornare anch’essi dopo la sosta) e Carlos Augusto, il cui lavoro è focalizzato ad esserci sabato contro il Monza o pochi giorni dopo col Feyenoord, per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Per la gara d’andata, invece, l’unico “quinto“ abile e arruolato è Denzel Dumfries. A Napoli è stato avanzato Pavard a destra spostando l’olandese a sinistra, per la trasferta nei Paesi Bassi c’è anche l’idea di avanzare Bastoni a tutta fascia con il francese, De Vrij e Acerbi centrali in difesa.

Trattandosi di un ruolo particolarmente dispendioso, per la porzione di campo da dover coprire, spesso Inzaghi cambia i suoi esterni poco dopo l’ora di gioco. Li “spreme“ in infinite rincorse, su e giù per il campo, quindi li avvicenda con i pari ruolo. La penuria di alternative ha spinto lo staff tecnico a provare come laterali giocatori che mai hanno svolto certe mansioni. Frattesi e Correa si sono così vestiti da esterni in allenamento e già domani a Rotterdam potrebbero essere gettati nella mischia con i nuovi compiti. L’estrema ratio è il cambio di modulo, a cui Inzaghi ha fatto ricorso martedì scorso in Coppa Italia contro la Lazio, allestendo un 4-4-2 in cui Bastoni e Zielinski hanno formato la catena a sinistra, Pavard e Dumfries quella a destra.

Le uniche buone notizie tra gli acciaccati arrivano da Calhanoglu, che ha preso un colpo alla coscia destra da McTominay ma è regolarmente a disposizione, e da Sommer, il cui problema a un dito della mano destra è in via di risoluzione. L’estremo difensore si sta allenando con un tutore, punta ad esserci già tra il Monza e il ritorno col Feyenoord.

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