Inter, appunti alle punte. Male i bomber di scorta
L’attacco è il reparto con maggiore distanza di rendimento tra titolari e riserve. Il club valuta Taremi per gennaio, ma c’è l’incognita della Coppa d’Asia.
La qualificazione agli ottavi di Champions League strappata con ampio anticipo dall’Inter non è servita a fermare qualche mugugno tra gli esigenti tifosi. Perché arrivata al dunque dello scontro diretto per il primo posto, la squadra di Simone Inzaghi ha sbattuto contro la Real Sociedad, facendo poco per chiudere davanti nel girone e aumentare le probabilità di un sorteggio più comodo agli ottavi. In particolare le critiche sono piovute sul capo degli “attaccanti di scorta“, Marko Arnautovic e Alexis Sanchez, riconosciuti autori di una prova insufficiente martedì sera. Nessuno dei due, ognuno col proprio minutaggio (più ampio il cileno, meno il subentrato austriaco) si è mai reso pericoloso dalle parti del portiere avversario. Era accaduto grosso modo lo stesso a Lisbona per un tempo, il primo, salvo un’inversione di tendenza almeno in termini realizzativi nel secondo, quando Arnautovic ha firmato l’1-3 e Sanchez ha realizzato il rigore del pareggio, entrambi pur nel complesso di una prestazione non brillante.
Quello offensivo sembra il reparto in cui l’Inter (che ieri sera si è ritrovata per la festa di Natale) soffre del maggior distacco di rendimento tra titolari e riserve. In difesa, con tutti gli elementi a disposizione, Inzaghi può permettersi De Vrij in panchina. Persino nell’emergenza ha scoperto che Carlos Augusto è un braccetto coi fiocchi. Il sempre costante Darmian è una riserva di lusso sia come terzo a destra per Pavard che come esterno a tutta fascia di Dumfries. A centrocampo ha giocato una sola partita da titolare in campionato un nazionale azzurro delle qualità di Frattesi. È in attacco che, se per turnover o forzata assenza si deve rinunciare a Martinez o Thuram, i conti tornano con più difficoltà. I due colleghi della coppia titolare, pur con un minutaggio molto ridotto, non hanno mai segnato in campionato. In Champions contano due reti Sanchez e una Arnautovic, bloccato per di più da un infortunio che lo ha tenuto ai box per un mese e mezzo. Le difficoltà di entrambi rilanciano le riflessioni sull’opportunità di intervenire sul mercato a gennaio, magari anticipando l’investimento su Taremi che la dirigenza vorrebbe provare per l’estate. Il centravanti ha però in programma la Coppa d’Asia (12 gennaio - 10 febbraio) e il club lusitano è una bottega cara, persino con chi ha un accordo che sta per terminare. L’unica via potrebbe essere quella di reinvestire i denari eventualmente in entrata per la cessione di Sensi (non saranno una montagna visto che il centrocampista è in scadenza come Taremi) e Agoumé, ai margini del progetto. Anche coi loro addii Inzaghi sarebbe coperto nei doppi ruoli con sei centrocampisti centrali, ma per inserire un nuovo acquisto in lista Champions bisognerebbe comunque escludere un altro nome, visto che nessuno dei due “esuberi“ è attualmente tra quelli consegnati all’Uefa per la competizione.
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