Inter-Barcellona 3-3: Dumfries e Lamine Yamal protagonisti nella semifinale di Champions
L'Inter strappa un pareggio a Barcellona, con Dumfries e Lamine Yamal in evidenza, mantenendo vive le speranze di finale.

Il momento che preoccupa l’Inter in vista della gara di ritorno: Lautaro si fa male e deve chiedere il cambio
dall’inviato BARCELLONA (Spagna) È un 3-3, come l’ultima volta a Barcellona. L’Inter strappa il pari e con esso la speranza di poter centrare la finale di Champions superando il turno davanti ai propri tifosi nella semifinale di ritorno. Quindici anni fa, in mezzo ai cartoncini rosso, blu e giallo, c’era la scritta “La Remuntada“, a spingere i catalani verso un’impresa rimasta incompiuta. Stavolta l’incoraggiamento ai padroni di casa è riassunto nell’invito °Una missiò, la final“. All’inno del Barcellona, cantato dai tifosi di casa, fanno seguito il minuto di silenzio per la morte di Papa Francesco e un altro, il primo di gioco, che Thuram sfrutta per andare subito in gol. Assist di Dumfries e tacco del francese, i due rientranti dal 1’, quelli che erano mancati tra i titolari nelle ultime tre sconfitte di fila. Inizia quindi la partita che ci si attendeva, i nerazzurri si schiacciano nella propria trequarti, accerchiati dalla manovra blaugrana e Ferran Torres mette fuori di nulla il possibile pareggio. Il sostituto di Lewandowski è quello che più di tutti trova spazio per tirare, ma non c’entra lo specchio nemmeno al secondo tentativo. Agli ospiti basta molto meno per bucare Szczesny: insieme all’assist, Dumfries mette a segno anche il gol, sfruttando in mezza rovesciata una torre perfetta di Acerbi su corner. Siamo al 21’, dal settore ospiti hanno appena cominciato a sostenere la squadra dopo lo sciopero che ormai caratterizza le ultime settimane. A ravvivare anche il resto dello stadio ci pensa il più forte di tutti, Lamine Yamal: salta secco Mkhitaryan e col mancino a giro lascia immobile Sommer. Fa quel che vuole, il ragazzo: mette a sedere Dimarco e sfiora il 2-2, negato dalla traversa dopo il tocco provvidenziale del portiere nerazzurro. La sfida diventa un monologo catalano e il pari alla fine arriva lo stesso sull’asse Pedri-Raphinha-Ferran Torres, che solo in area piccola non può sbagliare. Il lato sinistro dell’Inter è in difficoltà, Bastoni infila errori in impostazione non da lui. Nel frattempo, Flick perde Koundé per infortunio (dentro Eric Garcia), mentre nell’Inter si ferma Lautaro Martinez, che arriva all’intervallo solo per non sprecare uno slot: guai al flessore, dentro Taremi dopo la pausa. Il Barcellona sembra prendere fiato e allora l’Inter si alza un po’, sfruttando di nuovo una palla inattiva con un colpo di testa che segna la doppietta di Dumfries e subendo però di nuovo il pari con l’autorete di Sommer su tiro di Raphinha. Mkhitaryan illude siglando il 4-3, annullato per fuorigioco di mezzo scarpino. Lamine Yamal aggiunge numeri da fuorilasse alla sua serata e coglie un’altra traversa. Il finale è un assedio senza ulteriori scossoni.
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