Inter, basta un capolavoro. Dimarco stende l’Empoli. Inzaghi sa solo vincere
Cinque vittorie su cinque per i nerazzurri che colpiscono e poi reggono agli assalti. Federico dedica l’eurogol ad Arnautovic: lungo stop per l’infortunio al flessore.

La vittoria di misura non era ancora nella collezione stagionale. Dopo quattro successi rotondi, netti, l’Inter aggiunge il successo sofferto, contro il fanalino di coda Empoli. Ripete le partite precedenti in termini di possesso e occasioni, ma segna solo con Dimarco in avvio di ripresa e nel finale sfodera la versione operaia portando la barca in porto.
L’1-0 al triplice fischio tiene la squadra a punteggio pieno, ancora da sola in vetta alla Serie A. "Abbiamo avuto un ottimo approccio, ma non siamo riusciti a segnare – analizza Inzaghi –. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo ci siamo un po’ adeguati al ritmo della partita, mentre nel secondo abbiamo riapprocciato bene e il gran gol di Dimarco ci ha aiutato. Dovevamo chiuderla prima, anche perché negli ultimi minuti eravamo in dieci e in queste circostanze si rischia di pagare. Messaggio al campionato? Non ne dobbiamo lanciare alcuno o fare tabelle. Siamo partiti bene, ma sono cinque partite e sappiamo che tutto può cambiare molto rapidamente".
All’Inter, nella passata stagione, molti punti sono volati via con un copione simile a quello del Castellani. Occasioni gettate al vento, imprecisioni punite al primo affondo subito. La squadra di Inzaghi sembra cresciuta anche in questo, nel non innervosirsi quando il vantaggio non arriva nonostante tredici tentativi solo nel primo tempo, uno respinto da Ismajli sulla linea (inzuccata di Darmian), altri sventati da Berisha, altri ancora diretti lontano dallo specchio. Ci pensa Dimarco, a ripresa da poco iniziata, con un sinistro all’incrocio.
"Non è stata una partita facile – dice l’esterno mancino a Dazn – Il gol? Mi è arrivata bene la palla sul sinistro e fortunatamente è entrata, ci tengo a dedicarlo ad Arnautovic per il suo infortunio. Penso di essere a uno dei punti più alti della carriera, ma quel che conta è la vittoria della squadra. Se si vuole lottare per qualcosa dobbiamo per forza vincere con le "piccole". L’Inter lo fa, sfiorando il raddoppio con Thuram in un paio di circostanze, una con un tiro molto simile a quello del 2-0 nel recente derby. La girandola di cambi sorride all’Empoli per il buon ingresso di Fazzini, Inzaghi rilancia con i suoi nomi altisonanti in panchina: De Vrij, Barella, Carlos Augusto, Sanchez, Arnautovic.
La nota stonata arriva proprio dall’austriaco: distrazione muscolare al flessore della coscia sinistra quando i cambi sono terminati, l’attaccante rischia un lungo stop. Acerbi devia in corner l’ultimo tentativo di Maleh e Marcenaro manda tutti negli spogliatoi con l’Inter che si gode il primato a punteggio pieno.
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