Inter, campanello d’allarme. Pochi gol e la difesa balla
In attacco infortuni e condizione scarsa, Lautaro accelera verso il Genoa. De Vrij infortunato contro l’Al-Ittihad dopo pochi minuti: attesa per gli esami.
di Alessandro Luigi Maggi
MILANO
Non è il tempo degli allarmi, ma del senso di emergenza. Non vi sono grandi riflessioni da compiere, solo lavoro da apprendere ed energia da immettere nelle gambe in casa Inter, dopo lo 0-2 conl’Al-Ittihad firmato Diaby. Distanze da accordare, equilibri da ritrovare, coesione da scrivere: tra rientri a scaglioni dei nazionali e qualche infortunio precoce, Simone Inzaghi si ritrova con entrambe le fasi di gioco da modulare. Insomma, poco di che preoccuparsi, ma tanto da sistemare. Partendo dalla difesa. Reti incassate in fase di controllo del gioco, errori individuali, ruggini che paiono nel presente non affliggere solo Bisseck e Dimarco, con Bastoni sulla lista dei ritardatari. Lo sviluppo delle trattative di rinnovo di Dumfries possono aiutare al capitolo serenità, ma in questo caso tutto deve nascere dalla crescita di condizione dei protagonisti tricolore. In tal senso, quel "ho sentito qualcosa" di De Vrij accende non poche preoccupazioni, per quanto le risposte siano già attese a seguito degli esami strumentali fissati in data odierna.
D’altronde, i risultati paiono pretendere maggiore attenzione sulla fase offensiva. Ed è qui che entra in gioco il senso di emergenza. L’alba di una nuova stagione mette in conto sempre le sue insidie, ma dopo il Chelsea di domenica sarà tempo di campionato, punti veri, giudizi spietati. In questo scenario l’impatto dell’infortunio di Mehdi Taremi è importante. Perché toglie di scena momentaneamente l’attaccante più in palla della preparazione estiva, perché priva il talento iraniano di quei minuti vitali per un rapido inserimento, perché impone a Lautaro Martinez di accorciare sensibilmente i tempi di rientro a quella prima di campionato che solo poche settimane fa pareva esclusa. Il Toro, che dalle ferie è rientrato con due giorni di anticipo, arriverà all’esordio con un lavoro personalizzato volto anche ad evitare affaticamenti, mentre il già citato Taremi e Arnautovic rivedranno credibilmente il gruppo solo la prossima settimana.
Al fianco di Lautaro non va dimenticata la situazione attuale di Thuram. In evidente ritardo di condizione, forse psicologicamente provato da un Europeo sottotono e comunque atteso al varco dalla stagione della consacrazione. Esami che il francese può vivere, affrontare e superare di slancio, ma senza attuali risorse in grado di farlo (nel caso) rifiatare. Arnautovic è fuori dai progetti della società, Correa non ha saputo raccogliere neanche le occasioni del precampionato. Morale? Anche il mercato può aiutare. In attesa di una chiave di volta per l’opportunità Chiesa si valutano prospetti pienamente aderenti alla filosofia di sviluppo di Oaktree: Vladyslav Vanat della Dinamo Kiev e Karim Konatè del Salisburgo (costoso, forse troppo). Anche questo è senso di emergenza.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su