Inter, il Bayern in regalo. Thuram-Calha sul velluto. Una classica per Inzaghi
Feyenoord battuto anche al ritorno, nei quarti la sfida contro i tedeschi. Fu la finale nell’anno del triplete. Barella e Lautaro risparmiati per l’Atalanta.

Hakan Calhanoglu ha segnato il rigore del definitivo 2-1 che ha dato la tranquillità all’Inter, dopo il 2-0 dell’andata
Tra le migliori otto d’Europa c’è anche l’Inter. Allo 0-2 in casa del Feyenoord fa seguito il 2-1 di Milano, con cui i campioni d’Italia blindano il passaggio ai quarti di finale di Champions League, dove affronteranno il Bayern Monaco. Sarà il replay della finale 2010 del torneo, vinta dai nerazzurri. Nel giorno in cui i due club milanesi presentano la proposta per l’acquisto dello stadio di San Siro e dell’area circostante ("un impianto nuovo che rispetti i target di quelli moderni", dice Beppe Marotta nel prepartita) al Meazza si vedono oltre 55mila spettatori, tra i quali spicca Spike Lee.
Il regista si gode un film che assomiglia molto a quello di Rotterdam. C’è troppa differenza tra gli attori sui due schieramenti e il Feyenoord non ha alcuni dei suoi interpreti più importanti, su tutti Paixao. Ai nerazzurri manca in extremis De Vrij (problemi nel riscaldamento, gioca AcerbI) e per i primi 20’ il sostegno della Curva Nord. Un’astensione a cui si aggiunge uno striscione contro la società, mostrato fuori dallo stadio per protestare contro il caro biglietti. Sul lato opposto, 4.600 tifosi olandesi con propositi di rivincita, spenti da un immediato squillo di Thuram: azione personale e destro potente all’angolo alto. Coi due gol dell’andata, il vantaggio in chiave qualificazione si fa corposo. Tanto che la squadra di casa pare adagiarsi, resta schiacciata su Sommer in attesa che si creino spazi invitanti, ma nel frattempo concede un paio di tentativi a Sliti e Bueno. Per una buona mezz’ora la gara scorre senza intoppi, finché Calhanoglu non abbatte in area Moder regalando agli ospiti il rigore (ravvisato dal Var) che il centrocampista realizza.
Di cadeau in cadeau, ad inizio ripresa Beelen restituisce il favore e atterra Taremi dopo aver perso palla, mandando sul dischetto Calhanoglu per il 2-1 interista. Subentrato al regista turco, Asllani si fa ammonire per un fallo teso a fermare un possibile contropiede del Feyenoord, nonostante la palla sia ancora dietro la metà campo. Era diffidato: il giallo vale la squalifica per la prossima gara. L’arbitro sloveno toglie anche un secondo rigore conquistato da Thuram, ammonito per simulazione: non c’è il fallo di Beelen inizialmente ravvisato. A un passo dal cambio con Arnautovic, il francese semina un nutrito gruppo di avversari in un’azione funambolica, frenata dalla sola traversa. Il pubblico, all’uscita, acclama lui e Inzaghi, che si regala tante buone nuove. A 7’ dalla fine, col risultato acquisito, c’è spazio anche per i Primavera Berenbruch e Cocchi. Barella e Lautaro restano in panchina a riposare: domenica, salvo imprevisti, saranno titolari contro l’Atalanta.
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