Inter, il dilemma dei cambi. Bastoni fuori fa discutere
L’azzurro è stato sempre sostituito nelle ultime sette partite da titolare. Contro il Napoli è uscito di nuovo a gara in corso e i nerazzurri hanno preso gol.

Alessandro Bastoni, è stato acquistato dall’Inter nell’estate del 2018, ma ha giocato una stagione in prestito al Parma prima di tornare definitivamente alla base
Incedibile. Pilastro. Uno che poteva giocare con Guardiola al City, prima che la scelta per rafforzare la difesa del City cadesse su Gvardiol. E che in passato disse no a Conte, quando voleva portarlo al Tottenham. Un intoccabile. Interista dal 2019 e negli anni assurto a presenza fissa e titolare anche in nazionale. Alessandro Bastoni ha un curriculum di elevata statura, eppure 90’ filati non li gioca dal 26 gennaio (Lecce-Inter 0-4). Otto presenze, di cui una dalla panchina martedì scorso contro la Lazio, le altre come titolare ma abbonato all’uscita anticipata. Se c’è qualcuno da tirar fuori, è facile che dopo l’ora di gioco tocchi a lui.
Nei tre anni e mezzo all’Inter, Simone Inzaghi ha abituato a una gestione certosina del minutaggio, particolarmente per quel che riguarda i dispendiosi ruoli sugli esterni, in difesa e a centrocampo. Ogni tanto al ragazzo, che per amor di patria non ha mai detto una parola fuori posto, scappa un volto tirato all’uscita del rettangolo verde, una smorfia, nella convinzione che forse sarebbe il caso toccasse ad altri. Esempio lampante: la sostituzione allo Stadium di Torino aveva fatto discutere: dopo l’avvicendamento con Carlos Augusto, la Juventus aveva sfondato proprio dal lato mancino, in occasione del gol decisivo e non soltanto. Col Napoli, nuovo cambio all’80’ e in pochi minuti, anche se dal settore opposto, arriva il pareggio dei partenopei. Rispetto alla trasferta coi bianconeri, sembra quindi esserci meno un rapporto di causa-effetto sul calo di prestazioni in fase difensiva, semmai ha avuto un impatto negativo l’ingresso di Zielinski che dimentica di seguire Lobotka nella percussione centrale determinante per il gol di Billing.
A fine partita, Inzaghi ha chiarito che Bastoni non ha chiesto il cambio e che l’idea era semplicemente quella di mettere forze fresche, chiamando fuori uno tra lui e Acerbi. Quest’ultimo certamente più marcatore, un cagnaccio che ha di nuovo vinto il confronto diretto con Lukaku, ma che da “braccetto“ ha molte meno presenze, spesso a gara in corso, rispetto alle battaglie vinte agendo da perno centrale. Inoltre proprio Bastoni si era reso protagonista di un paio di chiusure determinanti, in una partita per la maggior parte disputata nella metà campo nerazzurra.
Mercoledì l’Inter avrà un altro impegno chiave della stagione, l’andata degli ottavi di Champions League contro il Feyenoord, a cui i campioni d’Italia si presentano con ben poca abbondanza tra i laterali. Chissà che Bastoni, stavolta, la partita non la finisca per davvero.
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