Inter in Finale di Champions League: Vittoria Epica contro il Barcellona

L'Inter supera il Barcellona 4-3 in una partita mozzafiato e si qualifica per la finale di Champions League.

di GIULIO MOLA
7 maggio 2025
Il gol della vittoria di Davide Frattesi che ha portato l’Inter alla finale di Champions League dopo i supplementari

Il gol della vittoria di Davide Frattesi che ha portato l’Inter alla finale di Champions League dopo i supplementari

Ma cos’ha fatto questa pazza Inter! Pazza nel suo dna, questa volta più pazza che mai. Segna e sogna, poi si “suicida” passando dal 2-0 al 2-3 in una ripresa di sofferenza ma trova le forze per pareggiare all’ultimo assalto con l’eterno Acerbi. E chiude i conti con Frattesi nei supplementari dopo oltre centoventi minuti folli, intensi, bellissimi che resteranno a lungo negli annali del calcio.

“C’è solo l’Inter”, cantano ubriachi di gioia i 75mila di San Siro (incasso record di 14 milioni e 675mila euro) nella notte da favola, cominciata con i fuochi d’artificio all’arrivo dei campioni e terminata con la grande festa sotto la Curva Nord. L’Inter riscrive la storia e dopo aver spedito a casa il Bayern batte anche il Barcellona (4-3) dei baby fenomeni ed è pronta ad affrontare il 31 maggio a Monaco di Baviera la vincente di Psg-Arsenal nell’ultimo atto della Champions League. Per Simone Inzaghi è la seconda finale nelle ultime tre edizioni dopo quella di Istanbul. L’allenatore della Seconda Stella è soprattutto il Re di Coppe, il comandante di una squadra orgogliosa, capace di soffrire ma pure di reagire, dopo aver messo da parte i brutti pensieri e le vicissitudini delle ultime settimane. Il recupero-lampo di Lautaro Martinez è stato fondamentale per il carisma del capitano che ha “spaccato” il match dopo ventuno minuti (assist di Dumfries) e si è procurato il rigore (trasformato da Calhanoglu) del 2-0 ben servito da Mkhitaryan (Cubarsì tocca prima il piede dell’argentino prima del pallone) in pieno recupero. Certe partite però si vincono solo giocando di squadra (e aggrappandosi ai miracoli di Sommer), anche se non sempre i nerazzurri sono stati lucidi e attenti, sprecando troppi palloni e concedendo molto in difesa. Ma può succedere se di fronte hai una squadra dalle qualità immense come il Barcellona trascinata dal talento di Lamine Yamal, Bravi i catalani a reagire ma pure imprecisi sottoporta con Dani Olmo e Ferran Torres.

Tremendo l’avvio di ripresa per l’Inter, messa alle corde dagli uomini di Flick che riaprivano il match (8’) con Garcia. Il Barcellona schiacciava i nerazzurri nella propria area. Il 2-2 di Dani Olmo (14’) era figlio di un altro blackout difensivo. L’Inter barcollava, Marciniak prima concedeva un rigore ai catalani per fallo (al limite) di Mkhitaryan sullo scatenato Yamal e poi lo revocava dopo intervento del Var. I cambi di Inzaghi non frenavano lo strapotere degli ospiti (con un Lewandowski in più) che a due minuti dal termine addirittura passavano con Raphinha su palla persa male da Barella. Finita? Macché, Inter tutta in avanti e Acerbi pareggia in pieno di recupero. Poi i supplementari, la zampata di Frattesi manda i nerazzurri ancora avanti prima di un finale durissimo con Sommer decisivo. Il sogno continua.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su