Inter, occasione sprecata. La Real Sociedad resiste. Inzaghi ora rischia le big

I nerazzurri per una sera abbassano il ritmo e non segnano: secondi nel girone. Lautaro entra e prova a dare la scossa, ma è troppo tardi. Lunedì 18 i sorteggi.

di MATTIA TODISCO -
13 dicembre 2023
La Real Sociedad resiste. Inzaghi ora rischia le big

La Real Sociedad resiste. Inzaghi ora rischia le big

Agli ottavi di finale di Champions League, l’Inter ci andrà come seconda del girone D. Lo 0-0 premia la Real Sociedad, che viene a San Siro a giocarsela e ne esce con il risultato favorevole. Poco brillante, forse un pizzico condizionata dagli impegni di campionato, la squadra di Inzaghi crea troppo poco per vincerla, anche quando in campo entra Martinez, inizialmente in panchina.

L’atteggiamento degli ospiti tutto suggerisce tranne che un pari andrebbe benissimo, visto che garantirebbe il primato del girone a Oyarzabal e compagni. La pressione alta, il possesso palla di qualità, caratteristiche mostrate già nel confronto d’andata, si rivelano tali e quali al Meazza in un 4-3-3 con cui la Real Sociedad ha confidenza anche dovendo rinunciare a pilastri come Brais Mendez e Barrenetxea. I nerazzurri si adeguano bene difensivamente, Sommer rasenta l’inoperosità, se non fosse che per Remiro vale lo stesso e in fin dei conti chi deve portarla a casa per cambiare posizione in classifica è l’Inter. Il cui gioco, stranamente, è ridotto alla rimessa. Per vedere un tentativo offensivo bisogna aspettare il 37’, un colpo di testa alto di Mkhitaryan al termine di un’azione congegnata da Thuram, tra i pochi nerazzurri col motore caldo. Il francese dà spettacolo. Salta avversari in serie in ogni zona del campo. Da solo aumenta vertiginosamente la percentuale di dribbling vincenti di una squadra che col suo solo innesto risolve l’annoso problema dell’anno precedente, in cui creare superiorità era uno dei crucci maggiori. Il solista funziona, l’orchestra meno. Tra le novità di Inzaghi rispetto all’Udinese, fa molto poco Cuadrado e Sanchez segue a ruota.

Il colombiano prova ad accendersi con il ritorno in campo, il cileno no e per Inzaghi è tempo di mettere mano alla panchina: come a Lisbona, dentro Barella e Martinez con un Arnautovic in più, oltre alla coppia d’attacco esce Mkhitaryan. Il capitano interista fa sentire il suo peso offensivo, cerca due volte la conclusione in pochi minuti (la prima alta ed è in fuorigioco, la seconda centrale). Kubo prova a lucrare un calcio di rigore figlio di una clamorosa simulazione che il direttore di gara cancella solo grazie all’ausilio del Var, ma tentativo truffaldino a parte la Real Sociedad è sempre viva, non arretra, concede quasi niente alla squadra di Inzaghi. L’ultimo sussulto, al 5’ di recupero, è un tentativo di prima intenzione di Martinez che sorvola di poco la traversa, controllata dall’estremo difensore ospite.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su