Inter resiste nella corsa Scudetto: vittoria fondamentale prima del Barcellona
L'Inter vince e mantiene vive le speranze Scudetto, preparando la sfida cruciale contro il Barcellona.

Il rigore di Kristjian Asllani che ha portato l’Inter alla vittoria tenendo la squadra di Inzaghi ancora in corsa per lo scudetto
Resistere. Resistere. Resistere. "L’altra" Inter raccoglie la palla lanciatagli da Simone Inzaghi e resta in corsa per lo Scudetto, fedele alla matematica, alla speranza, ritrovando un successo che gli mancava dal 12 aprile con il Cagliari. Il Napoli a Lecce ha fatto il suo dovere, i nerazzurri rispondono preservando soprattutto le forze in vista della gara dell’anno, fissata per martedì a San Siro con il Barcellona. Turnover forte, senza precedenti in stagione, quasi una bandiera bianca nella lotta con i partenopei, ma è apparenza. Bisogna massimizzare, anzi, rischiare, e con Antonio Conte atteso da Genoa, Parma e Cagliari, la testa non può che andare ad un confronto di Coppa dove, senza la punta del piede di Mkhitaryan, l’Inter poteva ripartire anche da una rete di vantaggio. In campo la risposta non è certo brillante, ma concreta. "O vinciamo o non possiamo più sperare": l’invito di Massimiliano Farris, per l’occasione in panchina al posto dello squalificato Simone Inzaghi (come Hakan Calhanoglu), non poteva essere raccolto con più pragmatismo in novanta minuti sostanzialmente tutt’altro che godibili, al ritmo di un finale di stagione senza posta in palio. D’altronde la coppia Arnautovic-Correa schierata in avvio, ad inizio anno, avrebbe agitato non poco il sonno dei tifosi nerazzurri, e la conduzione deficitaria di una transizione nella ripresa conferma quell’idea. Il Verona parte molto guardingo, schiacciato, Carlos Augusto rompe gli indubi servendo dentro Arnautovic e trovando la deviazione di mano fortuita, ma fallosa, di Nicolas Valentini. Rigore deve essere, rigore che finisce in rete grazie al piede di Kristijan Asllani, che almeno a questi livelli mette in luce un po’ di personalità. Per lui nel primo tempo anche una traversa sfiorata e una bella palla sulla testa di Arnautovic, certo oggi come oggi è il solo Carlos Augusto a meritare una maglia da titolare con il Barcellona: non avverrà, ma il brasiliano pare avere altra gamba rispetto all’attuale Federico Dimarco (e il suo ingresso a Barcellona ha fatto la differenza). Non reclamano invece una maglia, come detto, Correa o Arnautovic: "Thuram e Dumfries hanno fatto l’impossibile per mettersi a disposizione a Barcellona e lo stesso farà Lautaro", un’altra frase nel pregara Farris riapre la speranza, perché anche Taremi di certo non tranquillizza nessuno. Sorride, a denti stretti, San Siro. 70.222 il dato spettatori comunicato dal club, e per il Barcellona la Nord promette sostegno dal minuto uno, cancellando momentaneamente lo sciopero. Il mondo Inter ci crede, manca poco alla grande notte: intanto, lo scudetto, resta acceso, in qualche modo.
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