Inter sfida il Barcellona in semifinale di Champions League: Inzaghi punta sull'orgoglio
L'Inter affronta il Barcellona nella semifinale di Champions League. Inzaghi e Lautaro Martinez fiduciosi nonostante le recenti sconfitte.

Simone Inzaghi ha compiuto da poco 49 anni: è ancora in corsa per il triplete
dall’inviato BARCELLONA (Spagna) Serve un’Inter da Champions League per battere questo Barcellona. All’ingresso in campo, nello stadio Olimpico Lluís Companys, i giocatori nerazzurri impegnati stasera nella semifinale di andata in Champions League ascolteranno il motivetto che accompagna le grandi serate europee e poi la voce dei barcellonisti che intonano il proprio canto, riportato su dei cartoncini già depositati da ieri sui posti a sedere. In campo, con o senza Thuram titolare (il vero dubbio della vigilia tra gli ospiti) l’avversario che attende l’Inter è un mostro di ultimo livello. Magari non pari a quello del 2010 (che l’Inter superò nel doppio confronto, allora come oggi in semifinale) ma comunque un “equipazo“ offensivamente impressionante, già arrivato a 155 gol in stagione.
La miglior versione dei campioni d’Italia sarebbe stata perfetta per incastrarsi nelle pecche difensive che una squadra costruita per non guardarsi quasi mai le spalle crea naturalmente, se non fosse che a questa doppia sfida arriverà un’Inter reduce da tre sconfitte di fila. Inzaghi, per rilanciare mentalmente i suoi, gioca la carta dell’orgoglio. "In quattro anni i ragazzi hanno fatto cose straordinarie e l’ultima settimana non le cancella - dice il tecnico alla vigilia della gara d’andata -. Siamo arrivati fin qui, è stata una stagione entusiasmante finora. Le ultime tre partite dovevamo fare meglio, ma siamo arrivati a competere su tutti gli obiettivi quando qualcuno diceva che sarebbe stato difficile arrivare nelle prime quattro in Italia. Non mi sentirete mai parlare male dei ragazzi e della società. Con loro e i nostri tifosi siamo riusciti a fare queste cose. Siamo oltre le più rosee aspettative. Se è il momento più difficile per me all’Inter? Quando sei in semifinale di Champions, è difficile affermare che lo sia...".
Di fianco al tecnico, anche Lautaro Martinez esprime fiducia, "perché ho visto come lavorano i miei compagni". Uno di questi è Marcus Thuram, recuperato alla causa in extremis, non è dato sapere se dal 1’. Lo si capirà questa mattina, dopo il richiamo mattutino, quando Inzaghi comunicherà la formazione ai suoi. Un primo antipasto dell’undici titolare (senza l’infortunato Pavard) c’è già: Dimarco giocherà, nonostante un periodo poco brillante; in caso di assenza di Thuram dall’undici di partenza, non ci saranno sconvolgimenti tattici di sorta (dentro Taremi o Arnautovic). Come per il francese, c’è speranza per vedere Dumfries titolare. Sono i due giocatori, all’apparenza, che più sono mancati all’Inter: non c’erano nelle ultime tre sconfitte, eccezion fatta per la seconda parte di gara con la Roma in cui l’olandese ha sostituito Darmian.
Come ha ricordato ancora l’allenatore, "in campionato non dipende più solo dall’Inter". In Champions sì, può ancora essere la stagione dei nerazzurri. In Coppa, finora, si è visto il volto migliore.
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