Inter spreca l'occasione: 2-2 con la Lazio e niente sorpasso sul Napoli
L'Inter non va oltre il 2-2 contro la Lazio, mancando il sorpasso sul Napoli. Pedro decisivo per i biancocelesti.

Il rigore di Pedro che fissa il punteggio sul 2-2: con una vittoria l’Inter avrebbe sorpassato il Napoli nella volata scudetto
Nella partita che andava vinta per forza, l’Inter si blocca e sciupa la grande occasione del sorpasso in vetta sul Napoli, fermato a Parma. Non va oltre il 2-2, in casa contro la Lazio, tra tante polemiche. Non basta andare avanti due volte, alla squadra di Inzaghi, ripresa in entrambi i casi dal subentrato Pedro, carta vincente di Baroni. Il pari delude entrambe le squadre, anche quella biancoceleste, che perde punti nella corsa Champions.
L’avvio è di studio, un prolungato attendere in cui i due portieri restano a riposo forzato. La prima parata di Mandas arriva alla mezz’ora su Dimarco, poco dopo un rigore richiesto dall’Inter per una spinta di Rovella su Bisseck che Chiffi giudica non fallosa. Arriva tardi anche il primo squillo dei biancocelesti, al 40’, con una conclusione a giro di Isaksen, che due minuti dopo si divora il possibile vantaggio a tu per tu con Sommer, la cui uscita bassa ipnotizza l’attaccante. L’intervento è fondamentale, perché consente di restare in parità e di far sì che il guizzo di Bisseck a un passo dall’intervallo sia quello dell’1-0.
Con il gol in tasca, tra i padroni di casa subentra una modalità gestione troppo anticipata sui tempi. Il pallone va più indietro che avanti, quando è nei piedi dei nerazzurri, tanto che Bastoni rischia di mandare in porta Castellanos con un improvvido retropassaggio. Baroni lancia Pedro per Isaksen, Inzaghi punta su Correa per lo spento Taremi, ricavandone impegno ma non concretezza. L’occasione migliore ce l’ha la Lazio con Dia, che azzecca il movimento e poi mette largo una volta arrivato al cospetto di Sommer. Il campanello d’allarme è chiaro e alla fine il pari arriva. Serve un lungo check per ribaltare una chiamata errata del collaboratore di Chiffi, che sbandiera un fuorigioco corretto in posizione regolare: la sponda è di Vecino, il gol di Pedro. È una mazzata, a cui la squadra di casa sembra faticare a rispondere.
Salvifica è una delle specialità dei nerazurri, i calci piazzati. Calhanoglu pennella sulla testa di Dumfries, che sul secondo palo sorprende tutti, tra le proteste biancocelesti per un contatto tra Thuram e Marusic su cui arbitro e Var sono concordi nel lasciar correre. È invece Di Paolo, davanti al monitor, a richiamare il direttore di gara per un mani di Bisseck in area di rigore: Pedro, ancora lui, fa 2-2. Stavolta a protestare è la panchina interista, tanto che Inzaghi e Baroni vengono espulsi entrambi. Per tentare il tutto per tutto entrano Zalewski, Zielinski e Arnautovic, ma anche alla Lazio il pari serve a poco nella corsa Champions. L’austriaco cicca il pallone del nuovo sorpasso e quando segna lo fa in offside. Gli ultimi assalti non danno altri frutti.
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